FILOPANTI, Quirico
Pseudonimo dello scrittore e patriota Giuseppe Barilli, nato a Budrio il 20 aprile 1812, morto a Bologna il 18 dicembre 1894. Di modestissimi natali si dedicò con fervore agli studî matematici e filosofici, dei quali diede saggi nel Discorso sull'incivilimento (1837) e nel Trattato popolare di fisica (1846). Nominato insegnante di meccanica e idraulica all'università di Bologna (1848), le vicende politiche lo allontanarono dagli studî. Si batté durante la prima guerra per l'indipendenza italiana, fu membro e segretario dell'Assemblea Costituente romana (1849). Suo è il decreto di proclamazione della Repubblica (9 febbraio '49). Condusse poi vita di stenti e di miseria nell'esilio londinese, finché poté nel 1859 tornare in patria e riprendervi gli studî e l'insegnamento. Tornò alle armi nel'66 e nel'67 e per le sue idee repubblicane e il suo vago teismo filantropico ebbe molestie e traversie molte. Fu onesto e buono, esuberante di fede, modesto nella vita, ma eccentrico nei modi e nelle fogge. Rappresentante attardato dell'illuminismo settecentesco, lasciò moltissime opere di storia e di filosofia, oggi dimenticate.