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QURNAH

di S. Donadoni - Enciclopedia dell' Arte Antica (1965)
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QURNAH

S. Donadoni

Sulla riva occidentale di Tebe, è uno dei centri della necropoli tebana dove si levano i resti del tempio funerario che Sethos I dedicò ad Amon, al padre Ramesses I e a se stesso. L'edificio fu compiuto da Ramesses II, che si aggiunse ai titolari del culto.

Il tempio è distrutto in gran parte nei due piloni e nei due cortili. Un portico lungo il muro di fondo del secondo cortile precede la zona coperta. Tre porte si aprivano nella parete; le due laterali portano nelle sale di culto di Ramesses I (sinistra) e II (destra), quella centrale nella ipostila che, fiancheggiata dai due sacrarî e poi da due file laterali di camere, è singolarmente stretta, tanto che c'è posto soltanto per due file di colonne che la dividono in tre navate secondo l'asse del tempio, anziché perpendicolarmente a quello, come è l'uso. Dall'ipostila si passa, secondo il modello usuale del tempo, direttamente nella cella, che ai lati e dietro ha camere di varia destinazione. Le molte esigenze cultuali e commemorative di cui si è dovuto tener conto non hanno confuso il piano, che è restato assai singolare ma non meno organico che in altri templi; e per quanto ci è dato di giudicare da quel che è ancora in piedi, la costruzione ha ancora la nitidezza disegnativa dell'architettura della XVIII dinastia e la ricchezza espressiva dell'epoca ramesside è ancora ignota. Anche la decorazione a rilievi ha il tono pulito e un po' frigido che è noto meglio e più ampiamente dal tempio di Sethos I ad Abido, in evidente reazione al rilievo amarniano.

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