RAAB (ebraico Rahabh; i Settanta ‛Ρααβ; la Volgata Rahab)
Donna cananea abitante a Gerico; in Giosuè, II, 1 segg., è detto che esercitava il meretricio (ebraico zōnāh), e che albergò le due spie inviate da Giosuè ad esplorare la città: è molto verosimile che fosse un'albergatrice, la quale secondo un uso diffuso nell'antichità esercitava anche l'altro mestiere. Il re di Gerico, conosciuta la venuta delle spie, mandò ad arrestarle: ma R., con uno stratagemma, le salvò. In ricompensa di questo servizio, quando gli Ebrei poco dopo conquistarono la città, rispettarono la vita e gli averi di R., e la aggregarono alla nazione ebraica. In Matteo, I, 5, è presentata come madre di Booz (v.), e perciò antenata di David (v.) e di Gesù Cristo. Dante mette R. nel cielo di Venere (Paradiso, IX, 112 segg.), dandone le ragioni desunte dalla Bibbia.