RABBŪLĀ di Edessa
Vescovo di Edessa e rinomato scrittore siriaco dei primi secoli della letteratura dei Siri. Una biografia sua, che è una delle più belle scritte in lingua siriaca, c'informa particolareggiatamente sulle vicende della sua vita. Egli non fu certo uno scrittore fecondo, scrisse tanto in siriaco quanto in greco e fece parecchie traduzioni da quest'ultima lingua. R. nacque a Qenneshrīn da padre pagano, che era un sacerdote, e da madre cristiana. Egli percorse la carriera degl'impiegati dello stato fino a diventare prefetto. Poi si convertì al cristianesimo e donò tutti i suoi beni ai poveri, ritirandosi in un convento. Prese parte vivacemente alle controversie teologiche di quei tempi e fu un rigido seguace di Cirillo di Alessandria. Al suo interessamento per le dispute cristologiche dobbiamo le sue versioni dal greco della lettera di Cirillo Sulla retta fede all'imperatore Teodosio e di alcune altre opere del patriarca alessandrino. In lingua siriaca sono stati redatti da lui alcuni canoni ecclesiastici, varie regole per la vita dei monaci, alcuni canti liturgici. Morì nell'anno 435.
Bibl.: A. Baumstark, Geschichte der syrischen Literatur, Bonn 1922, pagine 71-73.