RACAN, Honorat de Bueil, marchese di
Poeta francese, nato alla Roche-Racan (Turenna) nel 1589, morto nel febbraio 1670. Fu paggio del duca R. di Bellegarde, presso il quale conobbe F. de Malherbe, e prese parte come militare all'assedio di La Rochelle. Nel 1628 si ammogliò e si stabilì nelle sue terre, dove rimase fino alla morte, salvo brevi viaggi a Parigi.
Di scarsa cultura, ebbe però innato il dono della poesia e del canto: tra cose retoriche e trasandate, gli nacquero spontanei molti momenti di vera altezza lirica. Sotto questo riguardo, è tipico del R. Les Bergeries (1625), dramma sconnesso nell'insieme, ma ricco di brani bellissimi, in cui la sincerità dell'amore per la natura riesce a vincere il convenzionalismo del genere pastorale. Questo amore per la natura trovò l'espressione migliore nelle Stances che sono indubbiamente la parte più viva della sua opera, eomposta inoltre di sonetti e di odi piuttosto fiacche e d'una raccolta di Psaumes tradotti dal latino (1651). In mezzo a una letteratura tutta orientata verso la classicità, egli non fece che seguire la propria inclinazione subendo solo superficialmente l'influsso e l'insegnamento del Malherbe e conservando così il suo accento personale e la sua immediatezza che s'imposero, e non rimasero, forse, senza influsso sul La Fontaine. Insieme col Malherbe, il R. segnò l'orientamento a tutta la poesia classica francese del sec. XVII.
Ediz.: Øuvres complètes, a cura di M. Tenant de Latour, Parigi 1857, voll. 2.
Bibl.: L. Arnould, R., histoire anecdotique de sa vie et de ses oeuvres, Parigi 1898.