raccogliere (ricogliere; ricole, III singol. indic. pres.)
Degli allotropi ‛ raccogliere ' e ‛ ricogliere ' i codici tramandano e gli editori eleggono il primo in singoli luoghi della Vita Nuova, delle Rime e del Convivio ma in 19 passi della Commedia (sono in rima raccogli, raccoglia - per questa forma di congiuntivo v. Parodi, Lingua 25 -, raccoglie, raccolta, raccolti e 3 attestazioni su 4 di raccolse), mentre il secondo - con il quale consuonano ricoglitore, ricoglitura di documenti fiorentini della fine del XIII secolo (v. Castellani, Nuovi testi II 908) e ricolto, ricolgo attestati dal Cavalcanti, da Cino e dal Giamboni - in un passo della Vita Nuova, 4 delle Rime, 6 del Convivio e 10 della Commedia, di cui 8 in rima. Soltanto in Rime LXXXIII 123 è attestato ricole, che rima con parole e sole: poiché è difficilmente il latino recolit, col cui significato sembra pur in parte coincidere (v. oltre), sostituisce arbitrariamente ricoglie (documentato da varianti della Commedia [If III 110, Pg V 109], ed eletto in Pg II 104 di contro a rac(c)oglie di varianti) per una probabile estensione analogica del rapporto voglia-vole a raccoglie-ricole. Nella maggior parte delle attestazioni della Commedia sono tramandate parallelamente - come riflettono anche le edizioni - forme che iniziano con ri- e con ra-, mentre ‛ recogliere ' affiora quale variante in If III 110; in If XXVIII 81 e XXXII 105 varianti non fonetiche sporadiche sono ravolger e rivolti (v. Petrocchi, ad l.).
1. Dall'azione centripeta di " unire a sé " qualcosa che è sparso e che, pertanto, il soggetto fa convergere per lo più su di sé, più raramente in un determinato punto dello spazio fisico o immaginario che lo circonda, procedono varie connotazioni, concrete e metaforiche.
R. vale " mettere insieme qualcosa di sparso, prendendolo dal basso " nel contesto allegorico di Cv I I 10 a' piedi di coloro che seggiono [al convivio] ricolgo di quello che da loro cade... per la dolcezza ch'io sento in quello che a poco a poco ricolgo, e in quelli narrativi di If III 69 [il sangue] mischiato di lagrime, a' lor piedi, / da fastidiosi vermi era ricolto, e XIII 142 le mie fronde sì da me disgiunte, / raccoglietele al piè del tristo cesto. Metafore di espressioni concrete, relative all'agricoltura e alla vita marinara, ricorrono in Pd XXIII 21 tutto 'l frutto / ricolto del girar di queste spere!, e If XXVII 81 calar le vele e raccoglier le sarte (ove raccoglier è metafora nella metafora, di contro al verisimile ravolger, riferibile a sarte che, diversamente dai ‛ remi ', non si ‛ raccolgono ', e tramandato dal cod. Ham).
Con senso figurato, in Cv I XIII 11 rivolgendo li occhi a dietro, e raccogliendo le ragioni prenotate; II III 12 ricogliendo ciò che ragionato è, e IV VI 17 tutto ricogliendo, è manifesto lo principale intento, r. indica un " riassunto ", un " compendio " di osservazioni sparse, in vista di determinate conclusioni: il " raccolto " non è, neppure in senso figurato, fine a sé stesso.
Il significato di " prendere e tenere stretto a sé " si colora di una probabile modalità iterativa in Vn XIII 7 si ricogliea questa donna ne le sue braccia, ove Amore " di nuovo prende " la donna, stringendola nelle sue braccia, così com'era apparso a D. tenendovela (v. III 4 e 12 10-11). Il significato è affine, ma astratto è il senso in Rime LXVIII 26 [il dolore] sempre mai con lei starà ricolto, ov'è tanto improbabile, nonostante sempre mai, la modalità iterativa quanto assume valore plastico il predicato ricolto preceduto dall'aspettivamente determinato starà, nell'unica attestazione di tale sintagma.
R. indica l'azione di riunire persone (o anime: If III 110 Caron... / tutte le raccoglie) e, nella forma riflessiva del verbo, il loro raggrupparsi (Pg II 104 quivi si ricoglie / qual verso Acheronte non si cala; VIII 62 e 109, Pd XXII 97 [s. Benedetto] si raccolse / al suo collegio, e 'l collegio si strinse: si noti la graduale intensità delle due ‛ riunioni ').
Ancora nella forma riflessiva e passiva, r. indica l'addensarsi di vapori (Pg V 109 ne l'aere si raccoglie / quell'umido vapor che in acqua riede), dell'aria (ma è figurato il raccoglier [" raccogliersi ", riflessivo-intransitivo, secondo un uso non inconsueto dell'infinito] l'aire del sezza' sospiro / entro 'n quel [" mio "] cor, in Rime LXVII 5; funzione concreta e uso transitivo, in If XVII 105 [Gerione] con le branche l'aere a sé raccolse, addensando l'aria per spiccare il volo) e della polvere (nel ricomporsi figura dopo l'incenerimento di Vanni Fucci, nella metamorfosi di If XXIV 104).
A una fusione fisica, sebbene immaginaria, di suoni si riferisce Vn XXXIII 7 14 E' si raccoglie ne li miei sospiri / un sono di pietate (citato al § 4); alla concentrazione del corpo su sé stesso allude If XIV 23 alcuna si sedea tutta raccolta (in contrasto ad altra gente che supin giacea, v. 22; in XXXII 105 Bocca degli Abati, con li occhi in giù raccolti, schiva lo sguardo di D. che lo tira per i capelli), mentre a una concentrazione morale Pg IV 68 se 'l vuoi poter pensare, / dentro raccolto, imagina Sïòn (cfr. IV 3, XVIII 86 io, che la ragione... / sovra le mie quistioni avea ricolta, / stava com'om che sonnolento vana). Con diverso valore in Pg XVIII 61 perché a questa [voglia] ogn'altra si raccoglia, " si accordi " (Scartazzini-Vandelli).
R. significa " contenere ", " comprendere " (nel senso etimologico del termine) nel discusso If XVIII 18 [il] pozzo che i [gli argini e i fossi] tronca e raccogli (ormai da rifiutare è l'ipotesi, sostenuta anche dal Parodi [Lingua 242], che si debba scrivere raccôgli e interpretare " raccoglie + li "; v. Petrocchi, ad l.); Pd XXX 115 l'infimo grado in sé raccoglie / sì grande lume, e V 60 come 'l quattro nel sei non è raccolto.
2. Nel senso di " ricevere ", " ospitare ", in Pg II 102 benignamente fu' da lui ricolto; Pd XVIII 69 la... stella / sesta, che dentro a sé m'avea ricolto; con valore traslato in Rime XCVI 14 'l ben è sì poco ricolto, " al bene si fa un'accoglienza modesta "; LXXXIII 123 quelle sole [parole] / ricole che son bone (ove all'‛ accoglienza ' si unisce ‛ ascolto ', ‛ attenzione ' e ‛ pregio ') e LXVIII 48 se per [" da "] altrui ella [la luce degli occhi della donna] fosse ricolta (ove la diatesi passiva accentua il fatto che ad altri potesse esser data, per " riceverla ", quella luce).
A un processo conoscitivo di percezione della realtà esterna allude Pg XXVIII 19 [il canto degli uccelli e il mormorio delle fronde] di ramo in ramo si raccoglie [ancora unificazione centripeta di elementi sparsi] / per la pineta... di Chiassi; Pd X 81.
Tale percezione si risolve in una ‛ comprensione ' da parte del soggetto che, " accogliendolo ", ne fa proprio il contenuto, lo " condivide ": Cv IV XXX 5 a loro sarà utile la sua sentenza, e da loro ricolta; Pg XIV 72 poi ch'ebbe la parola a sé raccolta; Pd IV 88 queste parole, se ricolte / l'hai come dei; XXIX 69.
V. anche RACCORGERSI.