raccorciare [indic. pres. III singoli, in rima, raccorce]
Ricorre tre volte, sempre nella terza cantica e sempre in traslato. È costruito attivamente in XV 96 ben si convien che la lunga fatica / tu li [ad Alighiero I] raccorci con l'opere tue, e vale " abbreviare ". Usato intransitivamente in XVI 7 Ben se' tu [la nobiltà di sangue] manto che tosto raccorce, significa " divenir più corto " (" diminueris in brevi tempore ", dice Benvenuto. Si noti che della rima in -orce - qui raccorce è con force e ritorce - non si hanno altri esempi in Dante). Identico significato ha nella costruzione pronominale di XXIX 129 Ma perché siam digressi assai, ritorci / li occhi oramai verso la dritta strada, / sì che la via col tempo si raccorci.