RACHICENTESI (dal gr. ῥάχις "spina dorsale" e κέντησις "puntura")
Così viene denominata in medicina la puntura del canale vertebrale. Lo strumento usato è un ago-cannula lungo circa 10 cm. e grosso circa 1 mm., fornito di anima metallica. L'ago viene introdotto esattamente nella linea mediana del dorso fra due vertebre; per facilitarne l'introduzione il paziente deve curvare fortemente la schiena, l'ago penetra nello spazio fra due apofisi spinose e fra i rispettivi archi vertebrali, poi affondando lentamente perfora la dura madre. Ritirata l'anima metallica, esce dalla cannula il liquido cefalorachidiano che è contenuto nel sacco durale e circonda il midollo spinale. La rachicentesi viene eseguita di preferenza negli spazî tra le vertebre lombari, perché il midollo termina sopra quel livello e nel sacco durale non si trovano più che le radici dei nervi che scendono alle parti inferiori del corpo.
Diverse sono le indicazioni per la rachicentesi. Essa viene praticata per estrarre del liquido cefalo-rachidiano, chiamato anche brevemente liquor, a scopo di esame; altra volta per misurare la pressione del liquor o per lasciarne defluire una parte se la pressione è eccessiva; la rachicentesi serve pure per introdurre medicamenti nel sacco durale. L'esame del liquor ha notevole importanza nella diagnosi di alcune malattie, così nei tumori del cervello e del midollo, nelle varie forme di meningite, nella sifilide, nell'idrocefalo e altro. La pressione, che di norma non supera 10 mm. di mercurio, può giungere in talune malattie a multipli di questa cifra. Il liquor sano è trasparente, incoloro e non forma deposito; qualunque intorbidamento è patologico. L'analisi chimica e l'esame microscopico permettono di scoprire elementi estranei sciolti o sospesi nel liquor, l'esame batteriologico può mostrare la presenza di microorganismi. L'importanza diagnostica di tali esami è evidente (v. cefalo-rachidiano liquido).
La rachicentesi serve pure a introdurre nel liquor sostanze a scopo terapeutico, come la cocaina e i suoi derivati per ottenere l'anestesia per operazioni sulle parti inferiori del corpo (v. anestesia) oppure a scopo diagnostico, come sarebbe l'introduzione di sostanze opache ai raggi Röntgen, per cui si riesce con la radiografia a determinare la posizione precisa di un corpo occludente il canale vertebrale.