radicalismo
Con riferimento alla storia parlamentare europea, il r. è la tendenza «democratica» del liberalismo europeo che nello schieramento parlamentare dei partiti liberali ha tenuto sempre la sinistra. Il termine radical nacque in Inghilterra intorno alla fine del 18° sec. per designare formazioni politiche democratiche, in partic. i sostenitori più accesi della riforma parlamentare (radical reform): tra i primissimi a usarlo fu J. Cartwright (The people’s barrier against undue influence, 1780). L’esperienza della Rivoluzione francese decretò la crisi del r. inglese di stampo giacobino (T. Paine) screditando il termine. Ma il «r. filosofico» diventò la concezione dominante del liberalismo avanzato, nel contesto della battaglia per il Reform bill, che non era più una semplice richiesta di correzioni nel funzionamento delle Camere ma investiva tutti i problemi politico-economici della nazione. Si sviluppò tra la fine del sec. 18° e la prima metà del 19° per opera soprattutto di J. Bentham e J. Stuart Mill, che sostenne, applicando alla politica e all’economia i principi dell’utilitarismo, un programma di riforme sociali dirette all’allargamento della partecipazione popolare alla vita politica, una più equa distribuzione delle ricchezze e la libertà d’industria e di commercio. L’intonazione democratica del r. inglese non ne ha però mai tradito l’originario carattere liberale: nell’opposizione congiunta al conservatorismo e ai movimenti socialisti – clamorosa fu soprattutto la campagna dei radicali contro il negli anni intorno al 1830 – esso si è mantenuto fedele al credo individualistico; e se ha accettato, e in parte anche favorito, la formazione di organismi sindacali, l’ha indirizzata tuttavia verso quella concezione di rapporti autonomi fra trade unions e partito politico che definisce tuttora le relazioni tra la potente organizzazione sindacale e i laburisti. L’avvento del laburismo ha comportato anche la scomparsa del r. tradizionale, i cui postulati teorici sono però ancora alla base della visione politico-sociale dei laburisti moderati.