RADICOLITE
Si chiama così in neuropatologia l'infiammazione delle radici nervose. I disturbi a carico delle radici spinali si possono verificare, schematicamente, sotto tre forme differenti; traumi diretti o indiretti, compressione, infiammazione. A quest'ultimo processo si dà appunto il nome di radicolite. Questo termine, però, va riservato soltanto ai fenomeni infiammatorî che si svolgono a carico delle radici nervose rachidee nel loro decorso intrameningeo. La radice anteriore e la radice posteriore di ogni segmento midollare si fondono insieme, per formare il nervo spinale, soltanto all'infuori del ganglio spinale, situato sul percorso della radice posteriore. Prima della fusione, decorrono accollate l'una all'altra, scambiandosi solo qualche filetto nervoso anastomotico: durante questo tragitto (che, a monte del ganglio spinale, prende il nome di nervo radicolare di Nageotte) sono circondate da una guaina fibrosa comune, proveniente dalla dura meninge e da sottili sepimenti lamellari sottoaracnoidei. Attorno a ciascuna radice esiste, per conseguenza, una guaina sierosa, un vero cul di sacco, più o meno profondo, in comunicazione con gli spazî liberi sottoaracnoidei, e perciò riempito dal liquido cefalo-rachidiano. In questo spazio a fondo cieco si accumulano perciò gli elementi cellulari del liquido, i microbî e tutti i prodotti consecutivi a processi tossici. Ciò avviene soprattutto nelle radici lombo-sacrali per la posizione declive e per la loro direzione quasi verticale. Questo spiega la facilità con cui una qualunque malattia che alteri la composizione del liquido cefalo-rachidiano può produrre conseguenze morbose a carico delle radici spinali.
La radicolite è dovuta, nella maggior parte dei casi (circa l'80%), alla sifilide. Si può osservare sia nel periodo secondario della lue, sia nel periodo terziario, anche assai tardivamente, fino a 15-20 anni dopo il contagio. Le radicoliti luetiche sono prevalentemente localizzate nella regione lombo-sacrale: molte sciatiche ribelli alle cure comuni non sono che delle radicoliti sciatiche luetiche, in cui sono state colpite la 5ª radice lombare e le due prime sacrali. Dopo la lue, la causa più frequente è la tubercolosi, sia in atto sia allo stato latente. Tanto le radicoliti luetiche quanto quelle tubercolari sono sempre accompagnate da un'infiammazione meningea, localizzata almeno attorno alla radice infiammata: si tratta, cioè, quasi sempre di una meningo-radicolite.
Altre cause di radicolite possono essere tutte le malattie infettive acute (notevole il numero di radicoliti dovute all'encefalite epidemica, sia come manifestazioni in atto sia come esito) e tutti i fattori tossici capaci di provocare le comuni nevriti: alcool, piombo, malattie del ricambio, ecc.
I sintomi principali della radicolite sono: paralisi atrofica degenerativa e alterazione sensitiva, a tipo radicolare, nei territorî a cui si distribuiscono le radici anteriori e rispettivamente posteriori. Abolizione o diminuzione dei riflessi tendinei, il cui arco passa nelle radici colpite. Comparsa o esacerbazione dei dolori durante gli sforzi, la tosse, lo sternuto, ecc. Dolore alla compressione delle radici, lungo le docce paravertebrali. Disturbi trofici o eruzioni bollose caratteristiche (zoster) di tipo radicolare. Alterazioni del liquido cerebro-spinale, segno di meningite concomitante (ipercitosi, iperalbuminosi, talvolta liquido xantocromico coagulantesi poi rapidamente).
Dalla radicolite propriamente detta è bene distinguere la funicolite o neurodocite (J.-A. Sicard): termine con il quale si designa l'infiammazione del tratto di nervo compreso tra il ganglio spinale e il plesso nervoso. Questo tratto di nervo è situato nel forame di coniugazione fra una vertebra e l'altra: è perciò esposto a fenomeni infiammatorî postraumatici, o conseguenti a lesioni vertebrali (carie, artrite, tumori). La funicolite provoca spesso contratture dei muscoli paravertebrali, che sono la causa di deviazioni della colonna vertebrale, generalmente scoliosi, a carattere antalgico. Nel liquido cerebro-spinale, in caso di funicoliti, si trova iperalbuminosi, ma non ipercitosi, a meno che non esista una radicolite propriamente detta, concomitante.