radio
Osso lungo, pari, costituente, assieme all’ulna, lo scheletro dell’avambraccio. Si articola in alto con l’omero e in basso con le ossa del carpo; sia in alto che in basso si articola inoltre con l’ulna. Presenta un lungo corpo prismatico triangolare, un’estremità prossimale (il capitello radiale, che si articola con il condilo dell’omero), e una distale (che si articola con l’ulna e con le ossa scafoide e semilunare del carpo). Meccanismi traumatici diversi che agiscono sul polso possono dare esito a fratture della porzione distale del radio molto diverse tra loro, associate o meno a fratture dell’ulna distale. Si verificano comun. nei soggetti anziani e sono causate per lo più da cadute a mano tesa. I sintomi dominanti sono il dolore e la tumefazione del polso. Le fratture minimamente scomposte e che non comportino rilevanti alterazioni funzionali possono essere trattate con un gesso, mentre quelle che presentino fremmentazione intraarticolare possono richiedere il fissaggio esterno.