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RADIOCHIMICA

di Romano Cipollini - Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1981)
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RADIOCHIMICA (App. III, 11, p. 553)

Romano Cipollini

I più recenti sviluppi della r. si sono verificati lungo le seguenti linee: a) sintesi di nuovi elementi; b) applicazioni di tecniche nucleari allo studio di problemi chimici (per es., spettrometria Mössbauer); c) studio di fenomeni elementari nelle interazioni tra radiazioni e materia.

Per ciò che concerne la sintesi di nuovi elementi, l'impiego di tecniche appropriate (bombardamento di nuclei pesanti con ioni accelerati a elevata energia) ha consentito la "sintesi" degli elementi fino a Z = 106. Così un gruppo di ricercatori russi ha realizzato a Dubna una serie di sintesi: bombardando il Pb con ioni di argo (Z = 18) ha preparato un isotopo del fermio (Z = 100), che decade per fissione spontanea. Usando ioni di Ti (Z = 22) si è ottenuto l'elemento 104 (preparato anche dagli americani e denominato kurchatovium o rutherfordium). Usando ioni di Cr, è stato poi ottenuto l'elemento 106, che decade per fissione spontanea con un semiperiodo di pochi millisecondi. Questo elemento è stato anche preparato dagli americani a Berkeley, bombardando il ²%49%98%Cf con ioni di ¹%88%O, ottenendo un isotopo dell'elemento 106 ("ekatungsteno") di massa 263, che decade per emissione di una particella α nell'isotopo a numero di massa 259 dell'elemento 104, già preparato in precedenza. Per decadimento di quest'ultimo si ottiene il nobelio 255 (Z = 102).

Le ricerche sono correntemente indirizzate alla sintesi di nuovi elementi transuranici (v. transuranici, elementi, in questa App.) e alla determinazione dei fattori che regolano la loro stabilità.

Quanto all'effetto Mössbauer (v. mössbauer, rudolf, in questa App.), esso non solo consente misure estremamente precise di moti relativi, ma rappresenta anche una specie di "sonda" nucleare estremamente sensibile per misurare lo stato di combinazione chimica di alcuni elementi, detti appunto "elementi Mössbauer" tra i quali il 57Fe, 119Sn, ecc.

Bibl.: S. De Benedetti, The Mössbauer effect, in Scientific American, apr. 1960; P. M. Endt, P. B. Smith, Nuclear reactions, Amsterdam 1962; G. T. Seaborg, Man-made transuranic elements, New York 1963; G. Friedlander, S. W. Kennedy, J. M. Miller, Nuclear and radiochemistry, ivi 1964; C. M. Lederer, J. M. Hollander, I. Perlam, Table of isotopes, ivi 1967; L. Yaffe, Nuclear chemistry, ivi 1968; H. A. C. McKay, Principles of radiochemistry, Londra 1971; G. Stöcklin, Chimie des atoms chauds, Berlino 1971.

Vedi anche
radioattività radioattività Emissione di radiazioni ionizzanti da parte di nuclei atomici (nuclei radioattivi) che subiscono una trasformazione strutturale. 1. Tipi di radioattività La radioattivita si distingue in radioattivita naturale e radioattivita indotta, o artificiale, a seconda che sia una proprietà spontanea ... isotopi Atomi che hanno numero atomico uguale e occupano perciò lo stesso posto nel sistema periodico degli elementi, ma hanno massa atomica diversa. I primi isotopi a essere scoperti furono gli isotopi radioattivi, allorché intorno al 1907, si constatò l’impossibilità di separare con mezzi chimici certi elementi ... legami intramolecolari Legami tra gli atomi di una stessa molecola. In particolare, con questa locuzione si indicano i legami di tipo debole (per es., legami idrogeno) che si instaurano tra atomi, anche molto distanti tra loro, di una macromolecola, contribuendo alla formazione della loro struttura quaternaria. ione Atomo o gruppo atomico dotato di carica elettrica, positiva o negativa a seconda che abbia perduto o acquistato uno o più elettroni rispetto alla configurazione di sistema elettricamente neutro (➔ ionizzazione). Il nome deriva dall’inglese ion, termine coniato nel 1834 da M. Faraday, che lo trasse dal ...
Tag
  • ELEMENTI TRANSURANICI
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