• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

RADOM

di Riccardo RICCARDI - Jean DABROWSKI - - Enciclopedia Italiana (1935)
  • Condividi

RADOM (A. T., 51-52)

Riccardo RICCARDI
Jean DABROWSKI

Città della Polonia centrale, capoluogo di circondario nel voivodato di Kielce. È situata presso il margine settentrionale dei rilievi della Piccola Polonia sulla riva destra della Mleczna, affluente della Radomka, che è un tributario della Vistola, a 182 m. s. m. Aveva 61.627 ab. nel 1921 e 78.072 nel 1931, per circa ⅓ Ebrei. È il più importante centro polacco dell'industria del cuoio, e ha pure industrie metallurgiche, meccaniche e chimiche; vi passa la linea ferroviaria Dgblin-Kielce, che prosegue poi per la Slesia.

Storia. - È conosciuta fino dal sec. XII. Deve il suo sviluppo specialmente al re Casimiro il Grande che, nel sec. XIV, fortificò la città e le concesse privilegi. La sua posizione di punto di incrocio d'importanti strade fece sì che Radom sviluppò il suo commercio e fu sede di congressi politici e di diete. Quivi nel 1401 i Polacchi firmarono uno degli atti dell'unione con la Lituania, e nel 1505 una dieta proclamò la cosiddetta costituzione "nihil novi" che costituì la pietra angolare del parlamentarismo polacco. Nel sec. XVII Radom divenne sede del tribunale delle finanze. Nella terza spartizione della Polonia del 1795 Radom venne in possesso dell'Austria; negli anni 1809-1815 appartenne al principato di Varsavia, dal 1815 al "regno di Polonia". Sotto il governo russo negli anni 1845-1914 fu capoluogo di governatorato. Radom ha alcune chiese antiche, di cui una, la parrocchiale, del sec. XIV, un'altra dei bernardini (minoriti dell'osservanza) del sec. XV.

Confederazione di Radom. - Fu un'intesa, attuata nel 1767 per opera della Russia, dalla parte più conservatrice della nobiltà polacca, contraria alle riforme che il re Stanislao Augusto appoggiato dal partito dei Czartoryski, voleva realizzare per trasformare la Polonia in uno stato dalle istituzioni moderne. A una riforma dell'organizzazione polacca era contraria anche la Russia, temendo che insieme con le antiche istituzioni del regno venisse meno anche l'influsso della Russia basato sull'anarchia che s'era insinuata in Polonia nella prima metà del sec. XVIII. Capo della confederazione formata a Radom nel 1767 divenne il principe Carlo Radziwiłł, ma in realtà essa era diretta dall'ambasciatore russo in Polonia N. Repnin. I fini ufficiali della confederazione erano la difesa del cattolicismo e della libertà, ma effettivamente essa mirava a spodestare il re. Quando però il re, sentendosi minacciato, si ridusse a patti con Repnin, questi costrinse i confederati a dichiararsi per il re, terrorizzò la dieta allora convocata facendo rapire e deportare in Russia tre senatori (tra cui il vescovo di Cracovia, Sołtyk) e impose alla dieta degli impegni che non erano desiderati né dal re né dai confederati e ridondavano ad esclusivo vantaggio della Russia. Si tratta dei cosiddetti diritti cardinali del 1768 che sancivano le vecchie istituzioni tra le quali: il liberum veto che dava a ogni singolo deputato il potere di frustrare i lavori della dieta; il diritto de non praestanda oboedientia di fronte al re; e la libera elezione del re, che apriva l'adito agl'influssi stranieri. La tutela di questi diritti e del territorio polacco fu assunto dalla Russia che con ciò ridusse la Polonia alla sua dipendenza, rendendole impossibile di realizzare, senza il proprio consenso, una riforma dell'organizzazione statale.

Vedi anche
Polonia Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano la Polonia dalla Repubblica Ceca e dalla Slovacchia; a O, lungo il corso dell’Oder e del suo affluente ... Lituania Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) e la Polonia. Prima del 1918 faceva parte della Russia, di cui costituiva il governatorato di Kaunas ... Marcello Bacciarèlli Bacciarèlli, Marcello. - Pittore (Roma 1731 - Varsavia 1818), allievo di M. Benefial. Dal 1753 lavorò a Dresda, poi a Vienna (1761) e a Varsavia (1766), dove ebbe importanti cariche a corte. Il suo stile, aulico ed eclettico nelle grandi composizioni (affreschi nel pal. reale di Varsavia e nel castello ... Leszek Kołakowski Kołakowski ‹kou̯akòfsk'i›, Leszek. - Filosofo e pubblicista polacco (Radom 1927 - Oxford 2009). Tra i maggiori filosofi contemporanei della Polonia, dopo aver partecipato all'ottobre polacco collaborando al periodico giovanile Po prostu (1956-57) ha svolto una critica dall'interno del marxismo, qualificandosi ...
Tag
  • CASIMIRO IL GRANDE
  • PARLAMENTARISMO
  • LIBERUM VETO
  • LITUANIA
  • VARSAVIA
Altri risultati per RADOM
  • Radom
    Enciclopedia on line
    Città della Polonia centro-meridionale (225.292 ab. nel 2007), nel voivodato di Mazowsze, situata sulla riva destra della Mleczna (subaffluente della Vistola), 100 km circa a S di Varsavia. È nodo ferroviario e importante centro industriale (impianti metallurgici, meccanici, chimici, tessili, calzaturieri, ...
Vocabolario
radome
radome 〈rèidëum〉 s. ingl. [contrazione della locuz. radar dome «cupola del radar»] (pl. radomes 〈rèidëum∫〉), usato in ital. al masch. – Protezione di un’antenna radar, a terra o a bordo di aeromobili e di navi, costruita con materiale trasparente...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali