Andreoli, Raffaele
Patriota e letterato (Napoli 1823 - 1891). Nel 1847 si laureò in giurisprudenza, ma per oltre un decennio non potè esercitare, essendosi trovato coinvolto insieme con il Settembrini nell'istruttoria del processo per la setta dell'Unità italiana. Dovette quindi, per vivere, impartire lezioni private e dedicarsi al lavoro editoriale. Nel 1856 due dei principali editori di Napoli, G. Pedone Lauriel e G. Rondinella, gli proposero di scrivere un commento a D., " che per industria dello stampatore [il Perrotti] si beffasse della Censura, ma che nondimeno, come roba fatta in casa, non facesse torcere il muso a quel caro Governo borbonico, casalingo per eccellenza ". Aveva già il materiale necessario, sicché non gli fu difficile approntare l'opera richiesta, che uscì così intitolata: La Commedia di D. A. con comento compilato su tutti i migliori, e particolarmente su quelli del Lombardi, del Costa, del Tommaseo e del Bianchi da Raffaele Andreoli. Prima edizione napoletana fatta sull'ultima di Lemonnier [quella del 1854 commentata da Brunone Bianchi], Napoli 1856. Tale opera incontrò numerosi consensi fra i dantisti del tempo: non ultima ragione il fatto che il commento, mantenendo sullo sfondo un'immagine di D. come elemento catalizzatore dell'unità italiana, veniva a inserirsi nella tematica allegorico-politica del Risorgimento. Del 1870 è la prima di tutta una serie di edizioni Barbèra.
Altri contributi: Atlante dantesco (Napoli 1857), in cui sono riprodotti e dichiarati i disegni del Flaxman, e Appunti su D. Roma 1878).
Bibl. - P. Fanfani, Del Commento alla D. C., fatto da K.A. - Osservazioni critiche, in Studi e osservazioni di P. F. sopra il testo delle opere di D., Firenze 1873, 187-217; G. Paladino, Le idee politiche di un letterato napoletano, in " Miscellanea di studi storici in onore di Carlo Manfroni ", Padova 1921; B. Croce, Un napoletano commentatore di D.: R. A., in " La Critica " XVIII (1920) 186-192 (poi in Varietà di storia letteraria e civile, Bari 1935, s. 1, 320-329); P. Giannantonio, I commentatori meridionali della D. C., in D. e l'Italia meridionale, Firenze 1966, 408-411.