Scrittore e critico d'arte italiano (Milano 1885 - Cortina d'Ampezzo 1953). Collaboratore di varî giornali tra cui il Corriere della sera; pubblicò raccolte di novelle (La vedova scaltra, 1919; "Polonaise" e altre avventure, 1929; ecc.), alcune commedie (La tela di Penelope, 1922, rappresentata con successo; ecc.), libri di viaggio e d'arte (La bella italiana, 1936, ecc.). Scrisse anche romanzi, fra cui Segantini: romanzo della montagna (1934), dove felicemente si armonizzano i suoi due atteggiamenti fondamentali, di dilettante di sensazioni (di ascendenza dannunziana), e di trepido osservatore della vita degli umili, secondo la tradizione della narrativa lombarda, in lui assai più viva che a tutta prima non sembri.