Diplomatico (Napoli 1889 - Roma 1970); fu ambasciatore a Madrid, Buenos Aires, Parigi (1938-42), presso la Santa Sede (1942-43), e infine ad Ankara, ove, alla caduta del fascismo, fu raggiunto dalla nomina a ministro degli Esteri nel 1º gabinetto Badoglio (luglio 1943). Durante la sua permanenza agli Esteri, l'Italia si staccò dalla Germania e concluse l'armistizio con le potenze alleate. Ha scritto Ricordi, 1922-1946 (1950).