MATTIOLI, Raffaele
Finanziere e studioso di problemi economici, nato a Vasto il 20 marzo 1895. Dopo la prima guerra mondiale, cui partecipò volontario meritando varie decorazioni, prestò servizio a Milano nei maggiori centri di studio e di attività economica: redattore capo della Rivista Bancaria nel 1920-22, docente di economia e politica economica alla università Bocconi (1921-25), segretario generale alla Camera di Commercio dal 1922 al 1925. Entrato alla Banca Commerciale Italiana nel 1931 dopo la grave crisi che ne aveva messo in pericolo la stessa sopravvivenza, ne divenne nel 1933 amministratore delegato. Da allora egli ha conservato tale carica ininterrottamente, identificandosi sempre di più con l'Istituto di cui regge le sorti e che ha contribuito a condurre attraverso varie crisi belliche ed economiche, al grado attuale di prosperità, solidità e prestigio. Nel febbraio del 1960 veniva eletto anche presidente del Consiglio d'amministrazione della Banca.
Vice presidente della Banca Francese e Italiana per l'America del Sud e della Banca della Svizzera Italiana, il M. fu capo di una missione economica a Washington dal novembre 1944 al marzo del 1945, e, nel marzo-aprile 1947, di una missione a Belgrado che concluse il primo trattato commerciale con la Iugoslavia.
Ingegno versatile e aperto ai problemi della vita culturale, ha favorito varie iniziative nel campo degli studî umanistici, come, (tra il 1928 e il 1933) la prosecuzione, dopo la morte di C. de Lollis, della rivista La Cultura; dopo la seconda guerra mondiale ha dato il proprio appoggio alla creazione dell'Istituto italiano di studî storici in Napoli, succedendo poi a B. Croce nella presidenza di questo; infine ha dato vita insieme a A. Schiaffini e P. Pancrazi e dirige (con A. Schiaffini) la collezione storico-letteraria La letteratura italiana: storia e testi (Napoli, dal 1954), caratterizzata da grande impegno culturale ed editoriale.