GESTRO, Raffaello
Nacque a Genova il 21 marzo 1845, da Carlo Domenico e Luigia Semino; benché si sia sempre firmato Raffaello, fu in realtà battezzato coi nomi di Luigi Ignazio Benedetto Raffaele.
Dopo aver frequentato il liceo classico e contemporaneamente seguito anche corsi di musica e di disegno, si iscrisse alla facoltà di medicina dell'Università di Genova. Attratto dalle discipline naturalistiche, iniziò a occuparsi di botanica sotto la guida di G. De Notaris, ma poi passò alla zoologia, stringendo rapporti di amicizia con G. Ramorino, assistente alla cattedra di zoologia e con P.M. Ferrari, un letterato con vocazione di entomologo. Da Ramorino il G. fu presentato nel 1864 a G. Doria, proprietario di una ricca collezione zoologica, per eseguire il disegno di un pesce serra Pomatomus saltator (L.), piuttosto raro nel mar Ligure; iniziò così, con la preparazione e l'ordinamento della raccolta, una lunga fruttuosa collaborazione che sarebbe durata mezzo secolo.
Nell'aprile 1865, quando il Doria partì per il Borneo insieme con O. Beccari, il G. fu nominato, a titolo onorifico, custode e conservatore delle collezioni. Nel 1866 si laureò e subito dopo si arruolò volontario nel corpo sanitario dei garibaldini, partecipando in Trentino alle operazioni della terza guerra di indipendenza, terminata la quale esercitò la professione negli ospedali genovesi.
Intanto Doria, rientrato dal Borneo con ricche collezioni, ottenne dal Comune di Genova l'assenso alla fondazione di un museo civico di storia naturale, con formalizzazione nella seduta del Consiglio comunale del 24 apr. 1867; la sede fu la villetta Di Negro; Doria ne fu nominato direttore, con il G. vicedirettore. Essendo il Doria spesso assente, anche per promuovere l'attività e il successo del museo, il G. ne assumeva la completa responsabilità. Aiutato dai preparatori A. Kerim e C. De Negri e poi anche da L. Fea, provvedeva alla etichettatura, smistamento e schedatura degli esemplari, alla gestione delle collezioni e della biblioteca, alla ostensione al pubblico, tenendo rapporti epistolari con studiosi di tutto il mondo e occupandosi anche degli Annali del museo, nati per illustrarne le ricchezze scientifiche: dal 1870 al 1935 sono ben 57 i volumi di cui il G. curò personalmente la stampa, prima come redattore e poi come direttore.
Dal 1879 al 1892 il G. fu anche docente di scienze naturali nel liceo classico A. D'Oria.
Quando la villetta Di Negro divenne insufficiente per conservare le collezioni che continuavano ad affluire, il G. fu inviato a visitare vari musei europei per collaborare alla stesura del progetto di un nuovo edificio. Intoppi burocratici ne ritardarono di qualche anno la realizzazione: il palazzo, opera dell'ingegner C. Cordoni, finalmente fu inaugurato nel 1912 e il G. coordinò le complesse operazioni del trasloco nella nuova sede. Nel 1913, alla morte del Doria, il G. divenne direttore, mantenendo tale carica fino al 1934, quando fu collocato in pensione e nominato direttore onorario.
Morì a Genova il 6 giugno 1936.
Socio dal 1871 della Società entomologica italiana, per molti anni ne fu consigliere, poi presidente e infine presidente onorario. Nel 1879 fu acclamato dottore aggregato dell'Università di Genova, poi nominato grande ufficiale della Corona d'Italia, cavaliere ufficiale dell'Ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro, cavaliere dell'Ordine di Gustavo Vasa di Svezia e socio onorario di numerose società entomologiche straniere (di Francia, Gran Bretagna, Germania, Russia, Egitto). Partecipò inoltre attivamente allo sviluppo della Società degli Amici del Museo di storia naturale "G. Doria".
Il G. lasciò al Museo tutti i materiali da lui raccolti, vari volumi scientifici e il suo epistolario; in anni più recenti sono pervenuti al museo anche alcuni documenti personali del G., inizialmente conservati dalle tre figlie (Paola, Bianca e Maria), nate dal matrimonio con Annetta Verdone e rimaste tutte nubili.
La produzione scientifica del G. si articola in 192 pubblicazioni, 147 delle quali riguardano gli Insetti e in particolare i Coleotteri, soprattutto quelli della fauna africana e austro-malese, grazie all'enorme quantità di materiali di tali provenienze di cui si era arricchito il museo genovese. Di questo ordine descrisse ben 936 specie nuove per la scienza; nella sola monografia sui Coleotteri raccolti da V. Bottego in Africa sono menzionate 449 specie, 102 delle quali, inedite, descritte dallo stesso Gestro.
Negli anni seguenti restrinse gradualmente i suoi interessi ai Carabidae cavernicoli italiani, ai Paussidae esotici, ai Cantharidae del genere Ichthyurus e ai Chrysomelidae Hispinae tropicali; nella conoscenza di quest'ultimo gruppo raggiunse una rinomanza mondiale e pubblicò in totale ben 54 memorie originali, descrivendo decine di specie nuove.
Tra le revisioni più significative ricordiamo: Enumerazione dei Cetonidi raccolti nell'arcipelago malese e nella Papuasia dai signori G. Doria, O. Beccari e L.M. D'Albertis, in Annali del Museo civico di storia naturale di Genova, VI (1875), pp. 487-536; Enumerazione dei Longicorni della tribù dei Tmesisternini, raccolti nella regione austro-malese dai signori O. Beccari, L.M. D'Albertis e A.A. Bruijn, ibid., IX (1876), pp. 139-182; Crociera del Violante comandato dal capitano armatore Enrico D'Albertis durante l'anno 1877, II, Risultati scientifici. Appunti sull'entomologia tunisina, ibid., XV (1880), pp. 405-424; Enumerazione dei Lucanidi raccolti nell'arcipelago malese e nella Papuasia dai signori G. Doria, O. Beccari e L.M. D'Albertis, ibid., XVI (1881), pp. 303-347; Gli Anophthalmus trovati finora in Liguria (Res Ligusticae III), ibid., XXV (1887), pp. 487-508; Viaggio di L. Fea in Birmania e nelle regioni vicine, LIII, Enumerazione delle Cicindele, ibid., XXXIII (1893), pp. 348-370; Esplorazione del Giuba e dei suoi affluenti compiuta dal cap. V. Bottego durante gli anni 1892-93 sotto gli auspici della Soc. geogr. italiana. Risultati zoologici, XVI, Coleotteri, ibid., XXXV (1895), pp. 249-478; Materiali per lo studio delle Hispidae, I-III, ibid., XXXVIII (1897), pp. 37-136, 17 figg.; Studii sugli Ichthyurus, ibid., XLII (1906), pp. 266-307; Materiali per lo studio delle Hispidae, XXIX-XXX, ibid., pp. 501-557; Coleopterorum catalogus. Pars I. Rhysodidae, e Pars V. Cupepidae, Paussidae, Berlin 1910.
Di importanza storica sono gli articoli sullo sviluppo delle collezioni scientifiche del museo (tra cui: Le origini e lo sviluppo del Museo civico di storia naturale "G. Doria", in Boll. della Soc. degli amici del Museo civico di storia naturale "G. Doria", I [1928], pp. 1-53) e le biografie di vari colleghi e amici (P.M. Ferrari, L. Fea, C. De Negri, G. Doria, O. Beccari C. Emery, E. Modigliani ecc.) pubblicate nei volumi degli Annali del Museo. In tali necrologi sono riportati dati documentari di grande interesse per ricostruire la storia del periodo più fecondo della vita del museo; ricchissimo ne è il Ricordo biografico di Giacomo Doria, in Annali…, L (1921), pp. 1-78.
Pietra miliare nel campo della tassidermia, e più in generale della raccolta e gestione delle collezioni scientifiche, è il Manuale del preparatore (o imbalsamatore), Milano 1883, che ebbe molte edizioni: 1892, 1899, 1907, 1915 e 1925, l'ultima col titolo Il naturalista preparatore(tassidermista).
All'epoca ebbe grande rilievo anche il Manuale del naturalista viaggiatore, in coll. con A. Issel, ibid. 1883 (2ª ed., con D. Vinciguerra, ibid. 1926), che servì come vademecum per i connazionali che, trovandosi in lontane regioni del mondo, vollero contribuire alla raccolta di materiali scientifici da inviare in Italia.
Il G., invece, per il sovraccarico di lavoro che ebbe nel corso della sua vita, non prese mai parte a lunghe esplorazioni, ma partecipò comunque alle crociere del Violante nel Mediterraneo ed effettuò ricche raccolte in varie regioni della penisola italiana e in Sardegna.
Grazie alla serietà e alla costanza del suo impegno scientifico il Museo di Genova raggiunse insuperati livelli di perfezione e di considerazione nell'ambito del mondo intero, tanto che, durante una riunione del IV Congresso internazionale di entomologia, W. Horn, direttore del Deutsche entomologische Institut di Berlino, definì il G. il gigante dell'entomomuseologia ("What an entomomuseologist is able to accomplish singlehanded has been shown in Italy by the giant of entomomuseology: Raffaello Gestro", in The future of Insect taxonomy, in Trans. of the IV intern. Congr. of entomology, Ithaca 1929, pp. 34-51).
Fonti e Bibl.: Necr. in Boll. della Società entomologica italiana, LXVIII (1936), pp. 65 s.; Arbeiten morph. taxon. Entomologie, III (1936), p. 224; Annali del Museo civico di storia naturale "G. Doria", LIX (1937), pp. 1-12 (con bibl.); Memorie della Società entomologica italiana, XVII (1933), pp. 241-252 (con bibl.); L. Camerano, Gli studi zoologici in Italia nel primo cinquantennio di vita nazionale, in Atti della Soc. italiana per il progr. delle scienze, V, Roma 1911, p. 4; F. Capra, Le collezioni entomologiche del Museo civico di storia naturale "G. Doria" di Genova, in Atti della Acc. naz. italiana di entomologia, XI (1964), pp. 35-57; Id., G. Doria ed il Museo civico di storia naturale di Genova, in Bollettino di zoologia, XXXV (1968), pp. 463-470; E. Tortonese, Il Museo civico di storia naturale "G. Doria", inGenova, nel suo primo centenario, in Annali del Museo civico…, LXXVII (1969), pp. I-XIX; C. Conci, Repertorio delle biografie e bibliografie degli scrittori e cultori italiani di entomologia, in Memorie della Soc. entomologica italiana, XLVIII (1975), pp. 919 s.; P. Gilbert, A Compendium of the biographical literature on deceased entomologists, London 1977, p. 137; R. Gaedike, Berichtigungen und Ergänzungen zu P. Gilbert, A compendium…, in Beiträge zur Entomologie, XXXV (1985), p. 382; L. Capocaccia - R. Poggi, Short history of the Museo civico di storia naturale "Giacomo Doria" in Genoa, Italy, in Archives of natural history, XI (1982), pp. 107-123; W. Horn - I. Kahle - G. Friese - R. Gaedike, Collectiones entomologicae. Ein Kompendium über den Verbleib entomologischer Sammlungen der Welt bis 1960, I, Berlin 1990, p. 137; L. Capocaccia - R. Poggi, Civico Museo di storia naturale "Giacomo Doria", in Il passato presente: i musei del Comune di Genova, Genova 1991, pp. 211-213; Enc. Italiana, App. I, p. 666.