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Lambruschini, Raffaello

Dizionario di filosofia (2009)
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Lambruschini, Raffaello


Pedagogista italiano (Genova 1788 - San Cerbone, Figline Valdarno, Firenze, 1873). Sacerdote; quando lo zio, vescovo di Orvieto, fu deportato in Francia da Napoleone, L. resse segretamente la diocesi (1810). Scoperto, fu deportato in Corsica. Tornato dall’esilio (1814), fu addetto in una delle congregazioni romane; ma presto rinunciò alla carriera ecclesiastica e si ritirò a San Cerbone. Fondò (1827), con C. Ridolfi e Lapo de’ Ricci, il Giornale agrario toscano. Fondò e diresse (1830-47) un istituto di educazione, in cui accolse pochi alunni e sperimentò la validità dei propri metodi educativi, esposti nella rivista Guida dell’educatore (1836-45, con l’interruzione del 1843) e nelle sue opere, tra le quali Della educazione (1849), Della istruzione (1871), Delle virtù e dei vizi (1873). Nel 1847, sciolto l’istituto, si recò a Firenze dove, con B. Ricasoli e V. Salvagnoli, diresse il giornale liberale moderato La patria, collaborò al Nazionale e allo Statuto. Proclamato lo statuto nel Granducato di Toscana, L. fu eletto deputato di Figline e vicepresidente del parlamento toscano fino alla fuga del granduca. Fondò, con A. Conti e A. Gotti, il periodico La famiglia e la scuola, cui seguì La gioventù (1862-69). Fu nominato senatore da C.B. Cavour e presidente dell’Accademia dei Georgofili, prof. di pedagogia e sovrintendente nell’Istituto di studi superiori di Firenze. In Dell’autorità e della libertà: pensieri d’un solitario (1932), espone il suo pensiero religioso orientato verso un cattolicesimo che adori Dio «in spirito e verità», senza «sottomettere» le anime. L. affronta il problema del rapporto tra autorità e libertà nella religione e nell’educazione. L’educatore non sottomette l’educando alla sua autorità, né lo lascia in balia di sé stesso, bensì coopera con lui. L’educazione è quindi indiretta, ossia mira a rimuovere gli ostacoli che si oppongono all’opera educativa, e diretta, in quanto esercizio vero e proprio dell’autorità dell’educatore.

Vedi anche
Vincenzo Salvagnòli Salvagnòli, Vincenzo. - Uomo politico e giurista (Corniola, Empoli, 1802 - Pisa 1861). Laureatosi a Pisa (1822), esercitò l'avvocatura a Firenze, dove frequentò il circolo di G. P. Vieusseux. Arrestato per breve tempo per le sue idee liberali (1833), si affermò in seguito come uno dei principali esponenti ... Ridòlfi, Cosimo, marchese Ridòlfi, Cosimo, marchese. - Uomo politico (Firenze 1794 - ivi 1865); membro dell'Accademia dei Georgofili (dal 1813), direttore della zecca (1825), nel 1827 fondò con R. Lambruschini e G. P. Vieusseux il Giornale agrario toscano col proposito di contribuire all'istruzione dei contadini. Gonfaloniere ... Ricàsoli, Bettino, barone Ricàsoli ‹-s-›, Bettino, barone. - Uomo politico italiano (Firenze 1809 - Brolio 1880). La sua azione politica negli anni del 1859-61 lo pone tra gli artefici dell'unità nazionale. Esponente del cattolicesimo liberale, cercò di indurre il granduca di Toscana, Leopoldo II, a concedere le riforme. Dopo ... pedagogia Disciplina che studia i processi dell’educazione e della formazione umana. ● Con il termine pedagogo si intende il precettore, l’istitutore, la persona a cui è affidata l’educazione di un fanciullo. In origine il pedagogo era semplicemente il servo a cui si affidavano (soprattutto in Atene) i fanciulli ...
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  • GRANDUCATO DI TOSCANA
  • CONGREGAZIONI ROMANE
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  • CATTOLICESIMO
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    Pedagogista (Genova 1788 - San Cerbone, Figline Valdarno, 1873). Sacerdote, dal 1812 al 1814 fu deportato dal governo napoleonico in Corsica. Negli anni dell’esilio maturò l’idea di una riforma morale e culturale del cattolicesimo, che lo avrebbe portato, fra la fine degli anni Venti e l’inizio degli ...
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    Pedagogista e politico (Genova 1788-San Cerbone, Figline Valdarno, 1873). Sacerdote, quando lo zio Giovanni Battista, vescovo di Orvieto, fu deportato in Francia da Napoleone, L. resse segretamente la diocesi (1810-12), fino a quando fu scoperto e deportato in Corsica. Tornato dall’esilio, rinunciò ...
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    Pedagogista (Genova 1788 - San Cerbone, Figline Valdarno, 1873). Fu una delle figure più alte del clero liberale del Risorgimento. Sacerdote, rinunciò alla carriera ecclesiastica, non condividendo le direttive politiche della Santa Sede. Centrale nel suo pensiero è il problema del rapporto tra autorità ...
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    Fulvio Conti Nacque a Genova il 14 ag. 1788 da Luigi e da Antonietta Levrero. Visse a Genova fino al 1801, quando si trasferì con la famiglia a Livorno. Nel 1805 accompagnò lo zio paterno, mons. Giovanni Battista, a Roma, dove risiedeva anche un altro zio, il barnabita Luigi, futuro arcivescovo di ...
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    Enciclopedia Italiana (1933)
    Angiolo Gambaro Nato a Genova il 14 agosto 1788, morto a Figline Valdarno l'8 marzo 1873. Iniziati gli studî nella città natale, li proseguì a Roma avviandosi al sacerdozio, e li compì nel seminario di Orvieto, di cui era vescovo un suo zio paterno, Giovanni Battista. Durante le vicende politiche degli ...
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Vocabolario
raffaèlla
raffaella raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
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