ROMANELLI, Raffaello
Scultore, figlio del precedente, nato a Fireiize il 13 maggio 1856, ivi morto il 2 aprile 1928. Studiò all'Accademia di belle arti a Firenze sotto Rivalta e compì la sua educazione artistica nello studio del padre. Nel 1880 guadagnò con un Muzio Scevola il pensionato di Roma e ottenne il premio quadriennale dell'Accademia con l'opera L'indemoniato che si getta ai piedi di Cristo. In seguito prese parte, e spesso con successo, a numerosi concorsi per pubblici monumenti, specialmente all'estero; modellò molti ritratti e monumenti funerarî. Lavorò nell'America Settentrionale, in Inghilterra, in Austria, a Cuba. Eseguì varie commissioni di statue, ritratti, decorazioni per re Carol e le regine Elisabetta e Maria di Romania. In Italia le sue opere più importanti sono i due monumenti colossali a Garibaldi in Siena e a Carlo Alberto in Roma, da considerarsi fra gli eccellenti di quel periodo della nostra statuaria. Da ricordare il monumento al principe Demidoff a Kiev, quello a Montanelli a Fucecchio, quelli a Peruzzi e a Ridolfi a Firenze, a Mordini a Barga. Trovatosi a operare nell'epoca del naturalismo realistico e impressionistico, R. subì l'ascendente del gusto e delle concezioni plastiche del suo tempo, stampandovi peraltro un'impronta personale vivacissima determinata soprattutto da un certo intento plastico vigoroso e pulsante di vita.
Bibl.: A. De Gubernatis e U. Matini, Dizionario degli artisti italiani viventi, Firenze, 3ª ed., 1906; A. De Gubernatis, Piccolo diz.di contemporanei ital., Roma 1895, p. 768; P. Rovelli, Mondo intellettuale (Galleria dei nostri contemporanei); A. Bertlett, R. R. and his works, Roma 1915; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVIII.