raffrenare
È vocabolo del linguaggio dottrinario, già attestato in Brunetto Latini (Tesoretto 2011 ss. " egli è... prodezza / rinfrenar la mattezza con dolci motti e piani ").
Usato assolutamente, con il significato di " servire come freno ", ricorre in Rime CXVI 26 Quale argomento di ragion raffrena, / ove tanta tempesta [di passioni] in me si gira? In un esempio l'infinito, usato con valore di sostantivo, vale " capacità di dominare le proprie passioni ": XXVI 8 quanto raffrenare fu quello di Enea, quando, avendo ricevuto da Dido tanto di piacere... si partio, per seguire onesta e laudabile via.
Ha valore intransitivo, con il significato estensivo di " procedere rallentando ", in Cv IV XXIV 5 la nostra natura si studia di salire, e a lo scendere raffrena: la natura umana, durante l'adolescenza e la gioventù, in cui compie un moto di ascesa, si affretta; in vecchiaia, invece, " procede rallentando " nel suo moto di discesa. V. anche AFFRENARE; rifrenare.