RAFINA (῎Αραϕεν; Araphen)
Villaggio in Attica, centro di un antico demo, sulla strada tra Atene e Maratona. I resti archeologici distano dall'odierno villaggio 1 km circa. Gli scavi recenti sull'acropoli di Asketarios, a S di R., hanno rivelato un insediamento certo riferibile al sinecismo preistorico dell'Attica, da assegnare, cronologicamente, ai periodi II-III dell'Antico Elladico.
Sono venuti in luce alcuni gruppi di case del tipo a mègaron continentale; l'insediamento era difeso da un poderoso muro attualmente scoperto per m 32, il cui spessore raggiunge i m 2,50 e la cui altezza media è di m 3. A giudicare dalla tipologia e dalla decorazione delle ceramiche rinvenute (anfore, pithoi, lekànai; tutte forme evolute), gli ambienti delle case più recenti possono essere riferiti all'Antico Elladico III; il primo stanziamento deve essere anteriore al 2800 a. C. Nel circondario di R. sono state rinvenute tre vaste tombe a cupola che hanno reso materiali dell'Età del Bronzo.
Non lungi da R., a Perati (Porto Rafti), S. Jakobidi ha scavato di recente cinque tombe a camera ricche di materiali del periodo Tardo Elladico III C; in una delle tombe erano incinerati due morti, il che, in considerazione della cronologia dei reperti, costituisce un particolare di grande importanza documentaria. Sempre nel circondario di Perati, sono stati messi in luce numerosi seppellimenti, per lo più tombe di bambini, che hanno reso una vasta messe di vasi di piccole dimensioni ed alcuni idoletti fittili: il materiale è quasi tutto databile al Tardo Elladico III. Una statua colossale seduta, di marmo, che si erge sulla baia di Porto Rafti, è stata identificata come la probabile personificazione di Oikoumene e datata in età adrianea.
Bibl.: R. Looper, in Ath. Mitt., XVII, 1892, p. 362 ss.; Milchoefer, in Ath. Mitt., XVIII, 1893, p. 292; id., in Pauly-Wissowa, II, 1896, col. 379; D. I. Teochares, in Πρακτικά, 1951 (1952), p. 77 ss.; id., ibid., 1952 (1955), p. 129 ss.; id., ibid., 1953 (1956), p. 105 ss.; id., ibid., 1954 (1957), p. 104 ss.; id., ibid., 1955 (1960), p. 109 ss.; A. K. Orlandos, in Τὸ "Εργον τῆς ᾿Αρχαιολογικὴς ᾿Εταιρεῖας, 1954 (1955), pp. 10, 12 ss.; id., ibid., 1955 (1956), p. 30 ss.; id., ibid., 1956 (1957), pp. 21, 25 ss.; id., ibid., 1957 (1958), p. 174; S. Jakobides, in Πρακτικά, 1953 (1956), p. 88 ss.; F. Schachermeyr, in Arch. Anz., 1962, Heft 2, c. 190, fig. 23 (Rafina); 221; 228 ss., fig. 31 ss. (Perati). Sul colosso di Porto Rafti: cfr. C. Vermeule, in Hesperia, XXXI, 1962, p. 62 ss.