ragade
Lesione di continuo, lineare e superficiale, della cute o delle mucose o più frequentemente del punto di transizione tra cute e mucosa. La r. si presenta come un piccolo taglio, a margini duri, sclerotici, a fondo netto e secernente modica quantità di liquame sieroso o siero-ematico. Per lo più dolorosa, la lesione tende con difficoltà alla riparazione spontanea e può essere sede, per penetrazione microbica, di infezioni secondarie. La r. è particolarmente frequente in tre regioni del corpo: capezzolo, labbra e ano. Le r. del capezzolo o dell’areola mammaria insorgono in genere durante l’allattamento per l’azione traumatizzante della suzione e per le proprietà maceranti della saliva del neonato e possono essere causa di mastite. Le r. delle labbra, localizzate di preferenza agli angoli della bocca, possono essere l’espressione di stomatiti tossiche o avitaminosiche. Le r. anali, infine, legate a condizioni di alterata dinamica intestinale con stasi fecale, difficilmente possono cicatrizzare perché sostenute dai periodici movimenti di dilatazione e di contrazione dello sfintere anale sottostante, cosicché, molto spesso, richiedono un trattamento chirurgico.