ragionare
Dal latino ratiocinari, vale essenzialmente " servirsi della ragione " e indica tutte quelle attività umane che in qualche modo hanno rapporto con la ragione (v.), coprendo così una vasta gamma di valori, quali " argomentare ", " dimostrare ", " indagare ", o più generalmente " pensare ", che sono accezioni tecniche; ma è assunto anche in accezioni più ampie, come " esporre ", " trattare ", " dire ", nelle quali è comunque presente il rinvio alla ragione, almeno al livello di connotazione. Il termine è usato in assoluto, ma si trova anche in costruzioni transitive o, più spesso, intransitive.
1. Vale propriamente " usare la ragione ", in Cv IV XV 14 questi cotali [i pusillanimi] mai per loro non cercano né ragionano; Pd XXVI 6 ben è che ragionando la compense, " che tu compensi il difetto sensibile con l'esercizio della ragione " (Sapegno). Vale " argomentare ", in Cv IV XVII 12 così bene [non] si verrebbe a la conoscenza de le api per lo frutto de la cera ragionando come per lo frutto del mele, tutto che l'uno e l'altro da loro proceda (si tratterebbe di argomento a posteriori, dall'effetto alla causa), ma anche in III 10 ragionare intendo quanto l'una e l'altra di queste ragioni aiutatrice e possente è (" intendo mostrare mediante argomenti "), e VIII 4 mostrerò come, quelle [opinioni] riprovando, né contra l'imperiale maiestade né contra lo Filosofo si ragiona inreverentemente (" si procede con argomenti "); cfr. il § 10 dinanzi da l'avversario s[e] ragiona, lo rettorico dee molta cautela usare nel suo sermone.
R. vale " dimostrare ", in Vn XIII 8 4 altro folle ragiona il suo valore (un altro pensiero dimostra folle il dominio d'Amore); Cv III XIV 11 dove la filosofia è in atto, si dichina un celestial pensiero, nel quale si ragiona questa essere più che umana operazione (cioè, a partire dal quale si dimostra, mediante argomento); Pg XVII 138 come tripartito si ragiona (come, ragionando, si dimostri essere distinto in tre modi). Vale invece " indagare ", in Cv III IV 10 presuntuoso sarebbe a ragionare i perché del volere divino, e Pg XVIII 67 Color che ragionando andaro al fondo, per cui cfr. il Buti: " li quali filosofando, cioè investigando le ragioni naturali, andaro al fondo cioè al primo principio ".
Usato all'infinito, il termine è talora sostantivato: designa la facoltà della ragione, in Cv III II 11 (l'anima principalmente hae tre potenze, cioè vivere, sentire e ragionare) e IV VII 11 (ragionare, o vero intelligere, per cui cfr. § 12 l'uso del ragionare, " servirsi della ragione "), mentre in II Voi che 'ntendendo 2 (udite il ragionar ch'è nel mio core, ripreso in VI 2), r. sta per " condizione, o travaglio interiore " in generale, e in Vn XXXVIII 1 (lo cuore consentiva... nel suo ragionare) vale " pensare amorosamente ".
In Cv IV VII 12 (chi non ragiona lo fine de la sua vita... chi non ragiona il cammino che fare dee?), il termine sta nel primo caso per " conoscere ", e nel secondo per " valutare "; in Rime CVI 46 (vedete quanto costa / se ragionate l'uno e l'altro danno) significa " calcolare ".
2. Il termine vale " pensare ", in Vn XXXIX 3 d'allora innanzi cominciai a pensare di lei sì con tutto lo vergognoso cuore, che li sospiri manifestavano ciò molte volte; però che tutti quasi diceano nel loro uscire quello che nel cuore si ragionava (cioè si andava pensando); ancora, vale " pensare ", ma connotando l'atto del concludere o " trarre conclusioni ", in Rime XC 66 gli spiriti miei son combattuti / da tal ch'io non ragiono / ... che possan guari star sanza finita; e " pensare, o parlare concludendo ", in Vn XXIII 20 22 [il] mio colore / … facea ragionar di morte altrui.
In Cv IV XXI 2 per diversi filosofi de la differenza de le nostre anime fue diversamente ragionato, il termine vale " pensare ", " ritenere ".
3. Con preciso riferimento a un testo di cui si mostra l'articolazione o s'illustrano i ‛ sensi ', il termine ha il valore di " esporre con ragioni argomentative ": così in Cv I I 18 appresso la litterale istoria ragionata; II I 15 sopra ciascuna canzone ragionerò prima la litterale sentenza, e appresso di quella ragionerò la sua allegoria, cioè la nascosa veritade; IV I 11 solamente la sentenza secondo la lettera ragionare, e ancora in III XII 6, IV XXVI 15; con riferimento all'esposizione della ‛ cagione ' di una composizione è usato in Vn XIV 13 con ciò sia cosa che per la sua ragionata cagione assai sia manifesto... Vero è che tra le parole dove si manifesta la cagione di questo sonetto...; Cv III XII 1 (due volte) e I IV 3; in relazione all'esposizione di una parte del testo: III I 3 di queste tre parti per ordine è da ragionare; V 1 ragionando per la prima parte, aperta è la sentenza di quella; IV 1 (prima occorrenza), V 2, IX 1 (prima occorrenza); IV X 1, XXVIII 1, XXX 1 (due volte).
Si noti l'uso di r. in III XXII 5 Né più è mestiere di ragionare per la presente esposizione questo primo verso, che [per] proemio fu ne la litterale ragionato, e in IV I 11 Per mia donna intendo sempre quella che ne la precedente ragione è ragionata, cioè... Filosofia, nonché la locuzione ‛ r. sopra ' di IV XXVI 1 e XXVII 1. L'endiadi dire e ragionare di II VIII 3 (due volte) ha il valote di " trattare ", " mostrare ", " illustrare ", con riferimento non a un testo, ma piuttosto a un tema, o a una ‛ similitudine ' (cfr. II XIV 21 ragionata così la comparazione de li cieli a le scienze, e XV 1 le ragionate similitudini). Ancora in III IV 1 Quando ragionate sono le due ineffabilitadi di questa matera, il termine vale " indicare ", " mostrare "; in Vn XII 10 4, vale " esporre con ragioni convincenti " (Barbi-Maggini).
4. Nell'ambito dell'esposizione delle canzoni del Convivio, il poeta tratta i temi o le dottrine che costituiscono il ‛ senso ' di esse. Il termine in tal caso vale " trattare per mezzo di argomenti ", o " dire, affermare, illustrare argomentando ".
Si vedano i luoghi di Cv I V 3 queste cose per sue ragioni... intendo per ordine ragionare in questa forma; VIII 18 non intendo qui ragionare, perché sufficientemente si ragionerà ne l'ultimo trattato di questo libro; IX 2 se noi reducemo a memoria quello che di sovra è ragionato; XI 3 De la prima si può così ragionare; XI 5, II I 1 proemialmente ragionando; III 12, VI 1 (due volte), VIII 7 (due volte) e 16, III I 1 come nel precedente trattato si ragiona; X 4, XIII 4, IV I 1 Amore, secondo la concordevole sentenza de li savi di lui ragionati; VI I Di sopra... promesso fue di ragionare de l'altezza de la imperiale autoritade e de la filosofica; e però, ragionato de la imperiale... (cfr. IX 1), e 13 quel fine di che al presente si ragiona; XVII 3 secondo la sua [di Aristotele] sentenza trapasserò di quelle [virtù morali] ragionando; XX 4, XXII 2 (due volte), XXIV 18 per l'altro capitolo l'altre cose sono da ragionare; XXV 13, XXVI 5, XXVIII 19. Cfr. anche II VII 12 ragionare... profondamente, " trattare a fondo ". Tale accezione è anche in Pd VII 34 Or drizza il viso a quel ch'or si ragiona. In Cv II 2 il termine vale più propriamente " narrare ".
5. Nel senso di " dire ", il termine occorre in Rime LXXXIII 75 se questa mia matera è bona / come ciascun ragiona; If II 115 Poscia che m'ebbe ragionato questo; due volte in Cv IV XXVII 16 ragionare lo bene (correlato nel primo caso a ‛ udire ' nel secondo ad ‛ ascoltare '; cfr. IV Le dolci rime 135 udire e ragionar de l'altrui prode, per cui si veda XXVII 2 dir bene in prode d'altrui); Vn XII ,14 40 del tuo servo ciò che vuoi ragiona; IX 6, XVI 11, XXVI 1, Cv 11 IX 1, III IX 1, IV XXVII 1.
In Cv III IX 1 pare esser contra quello che qui si ragiona di sopra, il termine vale " si dice affermando ", " si afferma "; in IV IX 14 Queste cose... che de l'altre arti sono ragionate, vedere si possono ne l'arte imperiale, è presente la connotazione di " illustrare ", " mostrare ", " esporre "; in Pg XIII 11 " Se qui per dimandar gente s'aspetta ", / ragionava il poeta, non è da escludere il valore di " argomentare "; in lf II 36 intendi me' ch'io non ragiono, il termine vale " esprimere ".
6. Nel senso di " parlare " (usato in assoluto, come in Pd XVI 45 più è tacer che ragionare onesto, e Cv IV VIII 10 o, più frequentemente, in costruzione intransitiva), il termine occorre in Vn V 3 lo mio secreto fue creduto sapere da le più persone che di me ragionavano; X 1 troppa gente ne ragionava oltre li termini de la cortesia; XII 7 volentieri le ne ragionerò; XVI 8 8 di voi ragiona; XIX 4 4 ragionar per isfogar la mente; XXXI 1, 3, 5, e 11 32; XXXVIII 4 dico ‛ gentile ' in quanto ragionava di gentile donna, e 8 3 ragiona d'amore; e così in Rime LII 12, LXXX 1, LXXXVI 2.
Per il Convivio, si vedano I II 13 sanza ragionare di sé, e 14 per ragionare di sé (cfr. § 12 lo parlare di sé); II IX 6 di questa donna ragionando; III Amor che ne la mente 1 (citato in I 12, II 2 [prima occorrenza] e 19, XII 2, Pg II 112; cfr. anche Cv III II 2 [seconda occorrenza] e 10, III 12); Cv III III 13 e IV XXIX 4. Per la Commedia, cfr. If III 51 non ragioniam di lor, ma guarda e passa; Pg XIV 8 Così due spirti... / ragionavan di me; XVIII 120 [Barbarossa] di cui dolente ancor Milan ragiona; XIX 138, XX 121 al ben che 'l dì ci si ragiona (di cui qui si parla durante il giorno); XXII 104, XXVII 53 [Virgilio] pur di Beatrice ragionando andava; Pd III 35 l'ombra che parea più vaga / di ragionar; XII 32 L'amor che mi fa bella / mi tragge a ragionar de l'altro duca (di s. Domenico); XVIII 27, XX 50, XXVI 21. In Cv III XI 7 non si ragiona di quelle [le passioni essenziali] per vocabulo distinguente alcuno participante quella essenza, D. afferma che non si ‛ parla ' delle passioni servendosi di termini designanti gl'individui, giacché sono inadatti a denotare le proprietà ‛ comuni ' all'essenza specifica. In Cv II VII 11 dicemi parole di lusinghe, cioè ragiona dinanzi a li occhi del mio intelligibile affetto per meglio inducermi, il termine vale " parlare esponendo in modo adeguato ".
Nel senso di " parlare con qualcuno ", " conversare ", " discorrere ", r. occorre in Vn XII 6 cominciai allora con lui a ragionare de la salute la quale mi fue negata; XIV 7 molte di queste donne... ragionando si gabbavano di me con questa gentilissima; XXII 5, XXXII 2; Rime LX 1 Deh ragioniamo insieme un poco, Amore; XXII 7 ragionando a grande agio meco (intrattenendosi a lungo), XCVI 1; Cv II XV 4 la Filosofia ... con li suoi drudi ragiona; III IV 3; If XIII 57 perch' ïo un poco a ragionar m'inveschi, ma anche IV 97; Pg XVI 120 ragionar coi buoni; XXII 21 come amico omai meco ragiona; XXIV 2 ragionando andavam forte; Rime XIV 6 ché si pò ben canoscere d'un omo, / ragionando, se ha senno, che ben par là, " quando discorre " (Contini); Fiore XCIV 2.