Ragioneria Generale dello Stato (RGS)
Ragioneria Generale dello Stato (RGS) Organo centrale di supporto e verifica per il Parlamento e il governo nelle politiche, nei processi e negli adempimenti di bilancio. Ha come principale obiettivo istituzionale quello di garantire la corretta programmazione e la rigorosa gestione delle risorse pubbliche. Con la l. 5026/1869, avente per oggetto l’amministrazione del patrimonio dello Stato, su proposta dell’allora ministro delle Finanze Luigi Guglielmo conte di Cambray Digny, il Regno d’Italia costituì la RGS, «alla immediata dipendenza del ministero delle Finanze». Negli anni 2000, dipartimento del ministero dell’Ecomomia e delle Finanze, a capo del quale è il Ragioniere Generale dello Stato.
Le attività istituzionali svolte dalla RGS incidono su tutto il processo di gestione della finanza pubblica, dalla programmazione della spesa alla verifica del suo andamento effettivo. Tra queste attività, le principali sono:
• supporto all’attività normativa del governo e del Parlamento, valutando la compatibilità economico-finanziaria dei provvedimenti di legge da essi elaborati, ed esprimendo pareri sull’impatto finanziario e la coerenza con gli obiettivi di finanza pubblica;
• collaborazione nella predisposizione e nella gestione dei principali documenti di contabilità nazionale, quali lo schema di legge di bilancio (➔ legge di bilancio), la legge finanziaria (➔ anche legge di stabilità), il budget dello Stato, progetti di assestamento e variazioni al bilancio, il rendiconto generale dello Stato (➔);
• coordinamento dei servizi di Tesoreria statale;
• analisi dei conti pubblici, attività che si sostanzia nella predisposizione delle relazioni trimestrali di cassa (➔), dando conto delle modalità di copertura del relativo fabbisogno;
• vigilanza in materia finanziaria e contabile e controllo di regolarità amministrativa e contabile sugli enti pubblici (attraverso esame dei bilanci preventivi e consuntivi di amministrazioni ed enti pubblici; servizi ispettivi; propri rappresentanti in seno ai collegi sindacali e di revisione, con accertamenti amministrativo-contabili);
• monitoraggio dei flussi di cassa e tesoreria dello Stato, per la rilevazione di eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di bilancio e calcolo dell’indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni;
• controllo del personale e dell’amministrazione statale;
• verifica sull’andamento dei principali settori della spesa sociale, come sanità, pensioni, altre prestazioni sociali di denaro e assistenza;
• partecipazione ai rapporti finanziari con l’Unione Europea e con gli altri organismi internazionali, in particolare del processo di formazione, esecuzione e certificazione del bilancio della UE. Tali attività sono esercitate dalla RGS, per il tramite di 9 direzioni generali, note come Ispettorati generali, con l’ausilio degli uffici centrali di bilancio presso i ministeri, che assicurano il controllo contabile e amministrativo presso le amministrazioni centrali e le ragionerie territoriali che svolgono a livello locale i compiti della RGS.