RAGUSA ("Υβλα ῾Ηραία; Hybla Heraea)
Antica città della Sicilia.
L'identificazione con l'"Υβλα ῾Ηραία di Stefano Bizantino, sostenuta dallo Schubring, è sicura. Posta sul percorso più tardo della via Siracusa-Gela-Selinunte a 18 miglia ad O di Akrai, la città sicula occupava un forte massiccio su cui oggi sorge R. Inferiore o Ibla. Numerosi gruppi di sepolcri a cameretta si aprono nei fianchi delle "cave" vicine e sono databili dalla prima metà del Ferro essendo, le più antiche, della fase del Finocchito (730-650 circa a. C.). Nulla resta del centro antico ed un avanzo di muro a parallelepipedi presso la chiesetta del "Signore Trovato" è stato ritenuto bizantino dall'Orsi.
La città preellenica fu raggiunta già nella prima metà del VI sec. a. C. da forti nuclei camarinesi che vennero a creare una stazione commerciale ai margini dell'altipiano ibleo dirimpetto al centro siculo, le cui necropoli sono state rinvenute nelle contrade Rito, Cuciniello, Pendente. L'esaurirsi di esse agli inizi del V sec. può forse mettersi in relazione con le vicende della lotta antisicula di Ippocrate di Gela che sappiamo ucciso nel 491 mentre assediava appunto una Hybla (Herod., vii, 155).
Comunque i rapporti fra gli indigeni del massiccio ibleo ed i Greci di Camarina furono generalmente buoni; nel 553-52 troviamo gli uni e gli altri in lotta contro Siracusa (Jacoby, iii B, 559, fr. 5) ed ai tempi di Ducezio è verisimile che siano proprio gli abitanti di Hybla Heraia i Siculi che rifiutarono di far parte della lega nazionale contro i Greci (Diod., xi, 88, 6).
Il territorio comunale di R. si è rivelato ricchissimo di avanzi archeologici di ogni età: dal riparo aurignaziano sotto roccia di Fontana Nuova presso Marina di R., che costituisce a tutt'oggi la più antica fra le stazioni paleolitiche siciliane, alle numerose fattorie e piccoli centri di età tardo-romana e bizantina che i lavori agricoli riportano continuamente alla luce.
Bibl.: S. Schubring, in Rhein. Museum, N. S., XXVIII, 1873, p. 109-111; P. Orsi, in Not. Sc., 1892, p. 321-22; 1899, p. 402-418; 1902, p. 218-19; 1920, p. 333-35; K. Ziegler, in Pauly-Wissowa, IX, 1916, c. 28, s. v. Hyblae; A. J. Dunbabin, The Western Greeks, Oxford 1948, specie pp. 106, 108; 210 ss.; 403; 408; B. Pace, Arte e Civiltà della Sicilia antica, Milano 1935-49, passim; A. Di Vita, in Kokalos, II, 1956, p. 197-203; id., in Arch. St. Sirac., II, 1956, p. 30-44; id., in Boll. d'Arte, 1959, p. 353 ss.; L. Bernabò Brea, La Sicilia prima dei Greci, Milano 1958, p. 21-166.