RAIMONDO BERENGARIO III conte di Barcellona, detto il Grande
Cominciò a governare nel 1096, quando il conte suo zio fuggì in Terrasanta. Subito dovette preoccuparsi della difesa dei suoi stati minacciati dall'invasione degli Almoravidi, i quali arrivarono quasi alle porte di Barcellona. Nonostante il mancato aiuto di Luigi il Grosso di Francia, R. B. riuscì a scongiurare il pericolo. La sua influenza politica aumentò in Catalogna con l'incorporazione a Barcellona prima della contea di Besalú, alla morte dell'ultimo suo conte Bernardo III (1111), e più tardi (1117) della contea di Cerdagna. Impose con le armi la sua autorità nei territorî che la casa di Barcellona possedeva oltre i Pirenei e in seguito al suo matrimonio con Dolce, contessa ereditiera di Provenza, accrebbe i suoi dominî e aprì nuovi orizzonti all'espansione catalana. Quando sulle coste della Penisola Iberica apparve un forte stuolo pisano diretto contro le Baleari, R. B. si fece crociato a sua volta e si mise alla testa della spedizione. La conquista d'Iviza e di Maiorca (1114-1115), benché poco durevole, rappresenta un fiero colpo inferto alla pirateria musulmana. Con una squadra catalana R. B. andò in Italia nel 1116; ben accolto a Genova e a Pisa cercò di preparare contro i musulmani una nuova impresa e allo stesso scopo inviò, con felice esito, ambasciatori al papa. Ebbe ancora altri rapporti con l'Italia: nel 1127 concertava trattati d'alleanza con Ruggiero II duca di Puglia e con Genova. La politica estera di R. B. si manifesta accorta e prudente anche nella Penisola Iberica, nei rapporti con gli altri stati cristiani. Egli non tralasciò mai la lotta contro i musulmani, dai quali le sue truppe furono tuttavia battute a Corbins (1124). Patrocinò la restaurazione della sede metropolitana di Tarragona (1117) e introdusse nei suoi stati gli ordini dell'Ospedale e del Tempio. Prese l'abito del secondo un anno prima della sua morte, avvenuta nel 1131.
Bibl.: Gesta Comitum Barcinonensium, a cura di L. Barrau Dihigo e J. Massó Torrents, Barcellona 1925, passim; Liber Majolichinus de gestis Pisanorum illustribus, a cura di C. Calisse, Roma 1904; Zurita, Anales de la Corona de Aragón, I; Histoire générale de Languedoc, ed. Privat, III; P. de Bofarull, Los condes de Barcelona vindicados, II, Barcellona 1836, pp. 157-182; J. de La Llave, Estudio historico-militar sobre el conde de Barcelona Ramón Berenguer III, el Grande, ivi 1903; A. Rovira i Virgili, História nacional de Catalunya, ivi 1926, IV, pp. 9-73; P. Kehr, Das Papsttum und der Katalinische Prinzipat bis zur Vereinigung mit Aragon, in Abhandl. d. preussischen Akad. der Wissenschaften, Berlino 1926, Phil.-hist. Klsase, n. 1, par. 6.