• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

RAIMONDO di Poitiers, principe di Antiochia

di Angelo Pernice - Enciclopedia Italiana (1935)
  • Condividi

RAIMONDO di Poitiers, principe di Antiochia

Angelo Pernice

Nacque nel 1099 da Guglielmo IX duca di Guienna e da Filippa di Tolosa. Nel 1135 si trovava alla corte di Enrico I, re d'Inghilterra, quando ricevette l'invito dal re Folco di Gerusalemme di recarsi ad Antiochia per sposare la giovane principessa Costanza, figlia di Boemondo II, e assumere il governo dello stato. Accolse con premura l'invito. Giunto in Antiochia egli vi trovò una situazione difficile, poiché la principessa Alice, madre di Costanza, donna ambiziosa e orgogliosa, intrigava per impedire il matrimonio e detenere il potere, in ciò sostenuta principalmente dal patriarca latino. R. vinse l'opposizione comprando l'appoggio del patriarca. Alice fu costretta a ritirarsi a Laodicea e il matrimonio fu celebrato (1136). Il primo atto di R. fu di muovere guerra contro Leone I, re d'Armenia, che l'anno precedente aveva occupato la fortezza di Servantikar appartenente ad Antiochia. Leone fu vinto e fatto prigioniero e per avere la libertà dovette cedere, oltre alla suddetta fortezza, le città di Misis e di Adana e pagare un prezzo di riscatto. Nel 1137 R. fu alla sua volta assalito da Giovanni II Comneno, il quale intendeva far valere i diritti dell'impero su Antiochia. R., non essendo in grado di resistere alle forze dell'imperatore, fece atto di sottomissione dichiarandosi suo vassallo. S'impegnò anche a cedere del tutto il principato di Antiochia, ove fosse stato investito di un altro feudo, che si sarebbe dovuto formare a spese dell'atābek di Aleppo. Nel 1138, infatti, l'imperatore, al quale si unirono Raimondo e il conte di Edessa, intraprese una campagna contro i Turchi, ma l'impresa fallì. Nel ritorno, trovandosi in Antiochia, Giovanni tentò di trasformare la sua sovranità feudale sulla città in dominio diretto. Impeditone da una rivolta popolare, provocata dai baroni franchi, che lo costrinse a lasciare precipitosamente Antiochia, ritentò l'impresa quattro anni dopo, nel 1142, ma con lo stesso risultato negativo. L'imperatore, tuttavia, ritirandosi da Antiochia, occupò alcune città e fortezze appartenenti al principato. R. si adoperò perché gli fossero restituite e a questo scopo si recò nel 1144 a Costantinopoli, dove rinnovò il giuramento di fedeltà a Manuele I Comneno, successo a Giovanni l'anno innanzi; ma non ottenne nulla. Oltre che contro i Bizantini, R. ebbe continuamente a lottare contro l'atābek di Mossul, Zinkī, e i suoi luogotenenti, principalmente l'emiro Seif ed-Dīn Sanar, i quali periodicamente intrapresero delle incursioni nei territorî del principato spingendosi a volte fino ad Antiochia, che saccheggiarono a più riprese. Egli cadde appunto combattendo contro Nūr ed-Dīn, figlio e successore di Zinkī, il 30 giugno 1149.

Bibl.: E. Rey, Resumé chronologique de l'histoire des princes d'Antioche, in Rev. de l'Orient latin, IV (1896).

Vedi anche
Baldovino III re di Gerusalemme Figlio (n. 1131 - m. Beirut 1162) di Folco V d'Angiò e di Melisenda, figlia di Baldovino II, divenne re di Gerusalemme nel 1144, alla morte del padre, sotto la reggenza dell'ambiziosissima madre. Dopo aver preso parte, giovanissimo, a imprese guerresche, tra cui l'infelice spedizione su Damasco (1148), ... Boemóndo III principe di Antiochia Boemóndo III principe di Antiochia. - Figlio (n. 1144 circa - m. 1201) di Costanza, figlia di Boemondo II, principessa d'Antiochia, e di Raimondo di Poitiers, successe alla madre nel 1163. Ambizioso e spregiudicato, tentò due volte (1164 e 1180), inutilmente, d'impadronirsi dell'importante fortezza di ... Giovanni II Comneno imperatore d'Oriente Giovanni II Comneno (gr. Κομνηνός) imperatore d'Oriente, detto nella tradizione bizantina Calogiovanni. - Successore (1088-1143) di Alessio I nel 1118, ne continuò l'opera ampliando i confini dello stato e consolidando la nuova dinastia. Sconfitti i Peceneghi (1121-22), vinse i Serbi e tolse Belgrado ... Boemóndo II d'Altavilla principe di Antiochia Boemóndo II d'Altavilla principe di Antiochia. - Figlio (n. 1109 - m. 1131) di Boemondo I, alla morte del padre ne ereditò formalmente i possessi in Puglia e in Oriente, reggendo per lui il principato prima il cugino Tancredi (m. 1112), poi Ruggero (1112-1119) e Baldovino II, re di Gerusalemme. Boemondo ...
Tag
  • PRINCIPATO DI ANTIOCHIA
  • FOLCO DI GERUSALEMME
  • GIOVANNI II COMNENO
  • MANUELE I COMNENO
  • COSTANTINOPOLI
Altri risultati per RAIMONDO di Poitiers, principe di Antiochia
  • Raimondo di Poitiers
    Dizionario di Storia (2011)
    Principe di Antiochia (n. 1099-m. 1149). Figlio di Guglielmo IX duca di Aquitania, sposò (1136) Costanza, figlia ed erede di Boemondo II principe di Antiochia, e ottenne così il principato, superando l’opposizione dell’ambiziosa suocera Alice, figlia del re di Gerusalemme Baldovino II. Durante il suo ...
  • Raimóndo di Poitiers principe di Antiochia
    Enciclopedia on line
    Figlio (n. 1099 - m. 1149) di Guglielmo IX duca di Aquitania, sposò (1136) Costanza, figlia ed erede di Boemondo II principe di Antiochia, e ottenne così il principato, superando l'opposizione dell'ambiziosa suocera Alice, figlia del re di Gerusalemme, Baldovino II. Durante il suo regno fu costretto ...
Vocabolario
prìncipe
principe prìncipe agg. e s. m. [dal lat. princeps -cĭpis «primo, il più grande, il più importante», comp. di primus «primo» e tema di capĕre «prendere»: propr. «che prende il primo posto»]. – 1. Come agg.: a. ant. Primo, principale: l’Italia...
nihil de principe, parum de Deo
nihil de principe, parum de Deo ‹nìil de prìncipe...› (lat. «niente del principe, poco di Dio»). – Sentenza (nata forse in tempi di assolutismo) che raccomanda di evitare, nelle conversazioni, argomenti politici e religiosi che potrebbero...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali