LORENZINI, Raimondo
Nacque a Roma nella prima metà del XVIII secolo. La maggior parte delle fonti sul L. è costituita dai documenti amministrativi del capitolo della basilica di S. Maria Maggiore, presso la quale il L. svolse attività di organista e compositore per oltre cinquant'anni. Che fosse romano lo attestano due fonti musicali: il frontespizio del libretto Il matrimonio discorde, farsetta in un atto su testo di C. Goldoni, andata in scena nel carnevale 1756 al teatro Capranica, nel quale il L., autore della musica, è definito "maestro di cappella romano", nonché il frontespizio manoscritto di una sua Introduzione e fuga per cembalo.
Nel 1740 fu aggregato alla Congregazione di S. Cecilia, in qualità d'organista, e il 1( ag. 1751 fu nominato organista a S. Maria Maggiore.
Il documento che testimonia tale incarico è particolarmente interessante: "vacato il posto di organista nella nostra basilica fu ordinato a monsignor Giustiniani prefetto della musica di fare il concorso [(] cui intervennero il signor Gaetano Fransaroli, il signor Lorenzini, il signor Costantini tedesco, et il signor Ballabene, i quali in presenza di tre maestri di cappella furono esaminati col suono dall'organo [(]. Fu in secondo luogo imbussolato il signor Lorenzini, et corso il bussolo, furono trovate numero 11 palle bianche et una nera [(] si che rimase eletto per organista della nostra basilica" (Roma, Arch. capitolare di S. Maria Maggiore, Atti capitolari, aa. 1751-1819, p. 13).
Si tratta della prima testimonianza scritta di un vero e proprio concorso per l'incarico di organista nella storia della Cappella Liberiana. Fino ad allora la scelta era stata del tutto discrezionale da parte del prefetto della musica, il canonico che aveva la responsabilità amministrativa della cappella musicale.
Il 14 giugno 1752 il L. affrontò con successo l'esame di contrappunto per conseguire la patente di maestro compositore rilasciata dalla Congregazione di S. Cecilia; la sua prova fu esaminata da G.B. Casali e G. Chiti. Una volta aggregato con tale incarico, il L. svolse a sua volta la mansione di esaminatore, come testimoniano le prove dei candidati da lui esaminate e controfirmate negli anni 1782, 1783, 1790, 1794 e 1796.
Il L. ricoprì l'incarico d'organista a S. Maria Maggiore per trentacinque anni; in seguito fu eletto a pieni voti maestro di cappella della basilica, al posto del defunto Sante Pesci, come informa un decreto capitolare della basilica, datato 3 sett. 1786 (ibid., p. 287). Il 5 genn. 1794 L. Pelli fu nominato coadiutore del L. nella guida della Cappella musicale Liberiana.
L'ultima testimonianza riguardo al L. è una sua supplica, datata 26 apr. 1806, nella quale chiede ai guardiani della Congregazione di S. Cecilia di esentarlo dalla carica di esaminatore per l'età avanzata e la malferma salute (Roma, Arch. stor. dell'Accademia nazionale di S. Cecilia, Arch. preunitario, Categoria III, b. 96).
La notizia della sua morte non è riportata dagli Atti capitolari della basilica, ma dalla lista dei salariati della cappella musicale del maggio 1806: "A Raimondo Lorenzini, maestro di cappella giubilato a tutto li 15 che cessò di vivere, scudi 5" (Roma, Arch. capitolare di S. Maria Maggiore, Giustificazioni del libro mastro, 1806).
La data di morte appare confermata da un documento conservato presso l'Archivio storico dell'Accademia nazionale di S. Cecilia: "Posizione del Sig.r Raimondo Lorenzini aggregato come maestro compositore [(]. Defonto in maggio 1806 [(] aggregato come organista" (Roma, Arch. stor. dell'Accademia nazionale di S. Cecilia, Arch. preunitario, Categoria III, b. 96).
Successore del L. alla guida della Cappella Liberiana fu A. Fontemaggi, a partire dal giugno 1806, anche se lo stesso Fontemaggi, nelle citate prove d'ammissione alla Congregazione di S. Cecilia, in data 5 marzo 1805, già si definisce "maestro di cappella della Sagrosanta Basilica di S. Maria Maggiore" (Roma, Biblioteca del Conservatorio di S. Cecilia, Fondo accademico, Raccolte di esami, G.Ms.3583).
Gran parte della produzione del L., quasi tutta manoscritta, è conservata nel fondo musicale dell'Archivio capitolare di S. Maria Maggiore: si segnalano il Pange lingua (93/7), la Messa a otto concertata (120/1) e Introito, Chirie, Graduale, e Sequenzia pro defunctis a quattro, cinque, e otto, concertata (93/19). Nella Biblioteca del Conservatorio di S. Cecilia sono conservati il Contrappunto a quattro parti, per l'ammissione nella Congregazione di S. Cecilia (Fondo accademico, Raccolte di esami, G.Ms.3583), nonché le Antifone per i vesperi di Natale (G.Ms.2648); nella Biblioteca Casanatense, sempre a Roma, una Scala a 4 voci in forma di discorso familiare, con violini, viola, trombe, corni e basso (Mss., 2278); a Napoli, nella Biblioteca del Conservatorio S. Pietro a Majella, la citata Introduzione, e Fuga per cembalo (Musica strumentale, 54). Il L. fu attivo anche come didatta e autore di alcuni brani per clavicembalo: scrisse tra l'altro una Gramatica per il bassetto (Roma, Biblioteca Casanatense, Mss., 2546) e un Regolamento per il cembalo (Münster, Bischöfliches Priesterseminar, Santini-Bibliothek, Mss., 2397). Composizioni sacre del L. sono conservate anche presso l'Archivio capitolare della Basilica di S. Giovanni in Laterano.
Fonti e Bibl.: V. Raeli, Da C. Cecchelli a R. L. nella Cappella della Basilica Liberiana, Roma 1920; M. Marx-Weber, W.A. Mozart's "Miserere" K 85/73s, in All kinds of music: in honour of A. D. McCredie, a cura di G. Strahle, Wilhelmshaven 1998, pp. 117-120; R. Eitner, Quellen-Lexikon, VI, p. 221; Répertoire international des sources musicales, s. B/2, Recueils imprimés XVIIIe siècle, pp. 144, 349, 367; s. A/2, Music manuscripts after 1600 (www.nisc.com); C. Sartori, I libretti italiani a stampa dalle origini al 1800, IV, pp. 99 s. (n. 15149); Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, IV, p. 496; The New Grove Dict. of music and musicians (ed. 2001), XV, p. 187; Die Musik in Geschichte und Gegenwart (ed. 2004), Personenteil, XI, coll. 470 s.