RAIMONDO Sabunde
Nacque a Barcellona, morì a Tolosa nell'aprile (probabilmente il 29) del 1436. Poco si sa della sua vita, persino il suo cognome è scritto in forme diverse; fu prete, graduato in arti e medicina e in teologia, e insegnò a Tolosa. Intorno al 1434-36 pubblicò in cattivo latino la Theologia naturalis o Liber creaturarum, trattando, come scrive lo stesso autore, "specialmente dell'uomo e della sua natura in quanto uomo e di quello che gli è necessario per conoscere sé stesso e Dio e di ogni dovere al quale l'uomo è tenuto ed obbligato tanto verso Dio quanto verso il prossimo". Il libro contiene affermazioni incompatibili col cristianesimo, perché nello sforzo di esaltare la forza della ragione e di conciliarla con la fede R. pretese di trovare nella contemplazione e nello studio della natura tutte le verità contenute nelle Sacre Scritture, come i misteri della Trinità, dell'Incarnazione verginale, della divinità di Cristo, rendendo così superflua la rivelazione. Pensatore medievale collocato sul vestibolo del Rinascimento, che proietta la dottrina lulliana sopra il fondo umanista e razionalista della filosofia moderna.