Kabaivanska, Raina
Soprano bulgara, nata a Burgas il 15 dicembre 1934. È considerata una delle migliori interpreti del repertorio verista e pucciniano. Dopo gli studi al Conservatorio di Sofia, dove ha vinto il premio Dimitrov, si è perfezionata a Milano sotto la guida di Z. Fumagalli. Già celebre nei teatri dell'Europa orientale (Mosca, Leningrado, Budapest, Sofia), ha debuttato in Italia nel 1959 interpretando il ruolo di Giorgetta nel Tabarro di G. Puccini a Vercelli. La sua prima apparizione alla Scala risale al 1961, accanto a J. Sutherland in Beatrice di Tenda di V. Bellini; nel teatro milanese è poi tornata nel 1964 nel ruolo di Irene nel Rienzi di R. Wagner. Nel 1962 ha debuttato al Metropolitan di New York nei panni di Nedda ne I Pagliacci di R. Leoncavallo, un ruolo che è risultato particolarmente congeniale al suo temperamento. Un'altra grande affermazione della K. è stata nel 1964 al Covent Garden di Londra nella parte di Desdemona nell'Otello di G. Verdi, al fianco di M. Del Monaco; da allora è stata regolarmente invitata nei maggiori teatri europei e americani (Milano, Vienna, Parigi, Londra, Amburgo, San Francisco, New York, Buenos Aires ecc.).
Negli anni Settanta ha affrontato alcune interpretazioni centrali del suo repertorio, quali quelle in Tosca di Puccini (1973, Genova, Teatro Carlo Felice), ne La Gioconda di A. Ponchielli (1974, Trieste, Teatro Verdi) e in Francesca da Rimini di R. Zandonai. Altri momenti significativi della sua carriera sono stati il debutto all'Opéra di Parigi, nel 1975, come Leonora ne La forza del destino di Verdi e la partecipazione al festival di Salisburgo nel 1981, nel ruolo di Alice Ford nel Falstaff di Verdi, diretto da H. von Karajan. Particolarmente apprezzate sono, inoltre, le sue interpretazioni in Madama Butterfly di Puccini, nell'Adriana Lecouvreur di F. Cilea, nel ruolo della Contessa in Capriccio di R. Strauss, in quello di Lisa ne La dama di picche di P.I. Čajkovskij. La sua voce di soprano lirico, sicura nel registro acuto e capace di notevoli sfumature espressive, si è imposta per intensità drammatica e sottigliezza interpretativa. Non adeguatamente rappresentata nel mercato discografico, la K. ha saputo catturare il pubblico dei teatri con un grande talento di attrice e con la completa padronanza della scena.