rallargare
Con prefisso di valore intensivo, è sempre in opposizione a un precedente ‛ restringere ' o ‛ stringere '. Come transitivo, ricorre in senso figurato: Pg III 13 la mente mia, che prima era ristretta, / lo 'ntento rallargò, " amplia il campo della sua attenzione " (Porena); IX 48 non stringer, ma rallarga ogne vigore; intendendo specificamente " dà libero corso " (Chimenz), in opposizione a stringer, " diminuire ": " Questo significa ‛ non temere ma spera ': imperò che l'animo nostro, come per merore o per timore si contrahe, e ristrigne, così per letizia o per speranza si diffunde e dilata " (Landino).
Il participio passato, con valore attivo, in Pg XXIV 130 rallargati per la strada sola, procedendo per la strada sgombra, " discostati " dal monte a cui prima erano ristretti, e anche " discostati " tra di loro (v. 119; e cfr. anche v. 127 accostati a l'un d'i due vivagni): " quia ubi ibamus primo stricti ad ripam altam montis, redivimus ad mediam viam " (Benvenuto).