ELLISON, Ralph
Scrittore americano, nato a Oklahoma City il 10 marzo 1914. Dopo aver studiato presso il Tuskegee College, l'E. si trasferì a New York, occupandosi in un primo tempo di scultura e musica. Si occupa anche di folklore e di cultura negra.
Prima di giungere al successo, procuratogli dall'unico romanzo finora pubblicato (The invisible man, New York 1952; trad. it. L'uomo invisibile, Torino 1952) che gli assicurò il National book award e il premio Pulitzer del 1952, l'E. era stato autore di articoli e racconti brevi pubblicati da Reporter, The Saturday Review, e Horizon. Aveva anche esercitato molti ed eterogenei mestieri. Il romanzo è stato accostato alla tradizione del romanzo naturalista di protesta sociale e, in maniera particolarissima, al romanzo negro di Richard Wright, che lo stesso E. riconosce per proprio maestro. Altri hanno rilevato l'impronta del surrealismo letterario europeo, giunto peraltro all'E. per vie indirette, specialmente nell'uso allegoristico delle immagini (kafkiana appare infatti anche l'immagine centrale del libro, quella dell'invisibilità). L'E. si è comunque dimostrato, in questo suo libro, scrittore complesso e originale, e il suo tentativo di filtrare, attraverso una ritrovata tradizione culturale negra, apporti di molteplice e diversa natura è sostenuto e diretto da un'agguerrita tecnica narrativa oltre che da una assai sottile sensibilità umana.
Bibl.: Malcom Cowley, The literary situation, New York 1952; A. Lombardo, Realismo e Simbolismo, Roma 1957, pp. 231-35; M. Bulgheroni, Il nuovo romanzo americano, Milano 1960, pp. 119-124.