rame
In senso proprio, il termine compare in due luoghi dell'Inferno, nell'indicazione della materia da cui è formata la statua del veglio di Creta: La sua testa è di fin oro formata, / e puro argento son le braccia e 'l petto, / poi è di rame infino a la forcata, If XIV 108 (per l'immagine si veda la descrizione della statua sognata da Nabucodonosor: Dan. 2, 31-33 " Huius statuae caput ex auro optimo erat, pectus autem et bracchia de argento, porro venter et femora ex aere ") e nella figurazione della terribile macchina di tortura costruita dall'ateniese Perillo per il tiranno di Agrigento Falaride: 'l bue cicilian, che con tutto che fosse di rame, / pur el pareva dal dolor trafitto (XXVII 11).