BHĀṆḌARKAR, Rāmkrishṇa Gopāl
Il più grande filologo e storico dell'India moderna: nato a Malwan nel 1837 e morto a Poona il 24 agosto 1925. Preoccupato delle difficoltà che i suoi connazionali trovavano nello studio del sanscrito, il B. concepì il disegno di quel First and second book of Sanskrit (1ª ed., Poona 1864), che doveva produrre una vera e propria rivoluzione nel metodo d'insegnamento della lingua classica dell'India e offrire un mezzo efficace al graduale e sicuro apprendimento di essa. Una recensione acuta ed accurata in Native Opinion del 26 febbraio e 6 marzo 1864 dell'Aitareya Brāhmaṇa, edito con traduzione e note di M. Haug, palesò le qualità di critico e di scienziato del Bh. a tal segno che A. Weber poco dopo lo invitava a collaborare nelle sue famose Indische Studien.
Nonostante la profonda dottrina, pregiudizî di razza impedirono al Bh. di occupare una cattedra come titolare in un insegnamento superiore. Rimasto per ben nove anni semplice assistente di Peter Peterson, soltanto nel 1883 poteva ottenere la cattedra di sanscrito del Deccan College, che tenne sino al 1893.
Tra gli scritti più notevoli del Bh. vanno ricordati: nell'ambito filologico l'edizione del celebre dramma di Bhavabhūti (v.) Mālatīmādhava (1876, 2ª ed. 1905); le Wilson Philological Lectures, tenute nel 1877, in cui con dottrina ammirabile è tracciato lo sviluppo linguistico indiano dal tempo vedico ad oggi; nell'ambito storico: la Early History of the Dekkan down to the Mohammedan Conquest (1884, 2a ed. 1895) per comporre la quale egli compulsò documenti sin allora ignorati: A peep into the early history of India from the foundation of the Maurya Dynasty to the downfall of the Imperial Gupta Dynasty (322 b. C., 500 a. C.), Bombay 1900; indagini su varie dinastie dell'India. Nel dominio degli studî religiosi il Bh. compose l'opera magistrale: Vaisnavism, Saivism, and minor Religious sects, in Grundriss der indoarischen Philologie, 1913) con la quale il Bh. ha reso semplice e comprensibile una materia che, per la sua essenza e per il suo sviluppo, appare tra le più difficili e complicate.
Bibl.: E. Windisch, Philologie und Altertumskunde in Indien, in Abhandl. für die Kunde des Morgenlandes, XV (1921); V. S. Solmi, in Modern Review, 1925, p. 48 segg.; S. K. Balvalkar, in Deccan College Magazine, 1926, pp. 40-45; R. Zimmermann, in Zeitschrift der Deutschen Morgenländischen Gsellschaft, 1926, p. 328 e seguenti.