FREIRE, Ramón
Generale e uomo di stato cileno, nato a Santiago del Chile nel 1787, morto nel 1851. Dopo la battaglia di Rancagua emigrò in Argentina; ma nel 1816 prese parte alla spedizione di San Martín nel Chile e s'impossessò di Talca. Nominato in seguito intendente di Concepción e capo militare di quella provincia, nel 1820 sconfisse il guerrigliero realista Vincenzo Benavides e nel 1823 si mise a capo del movimento che rovesciò la dittatura di O' Higgins, a cui succedette nella carica di governatore supremo, il 31 marzo dello stesso anno. Il 24 luglio promulgò la legge che dava la libertà agli schiavi e il 30 dicembre la nuova costituzione. Volendo prevenire Bolívar, che aveva dichiarato che le isole del Chile dovevano appartenere al Perù, F. intraprese la conquista dell'Arcipelago, ancora in possesso degli Spagnoli. La campagna fu iniziata nel gennaio 1824, ma senza successo. Alla fine del 1825 intraprese una nuova spedizione, obbligando il generale spagnolo Quintanilla a capitolare (gennaio 1826). Dimessosi nel 1826, continuò tuttavia a occuparsi di politica, ma il 30 aprile 1830 fu sconfitto a Lizcay dal generale Prieto (v. chile: Storia) e dovette emigrare. Nel 1842 poté ritornare in patria.