Trovatore catalano (n. fine del sec. 12º - m. nel secondo decennio del 13º), vissuto presso varie corti di Spagna e di Provenza, più a lungo presso Ugo di Mataplana, barone di Cerdagna e vassallo di Pietro d'Aragona. Oltre ad alcune liriche (si ricorda Paciéncia a l'amor) e a un trattato grammaticale in prosa intitolato Rasós de trobar, che contiene anche norme di arte poetica alle quali si ispireranno i trattati posteriori (non escluse le Leys d'amors di G. Molinier), compose tre poemetti: il Judici d'Amor, una disputa di casistica amorosa di 1698 ottosillabi, scritta probabilmente negli ultimi anni del sec. 12º e dove è di particolare interesse l'inserimento di una trentina di citazioni di altri poeti provenzali; un ensenhamen giullaresco, composto prima del 1213, in cui tra l'altro deplora la decadenza della poesia; il Castia-gilós, una vera e propria novella in versi composta dopo il 1214.