ranocchio
La posizione dei barattieri, che per sollievo mettono la testa fuori della pece bollente, per immergervisi totalmente di nuovo appena si avvicinano i diavoli, richiama a D. quella dei ranocchi che a l'orlo de l'acqua d'un fosso / stanno... pur col muso fuori (If XXII 26; il paragone si completa con l'immagine della rana [v.] al v. 33).
Nell'episodio dei barattieri D. fa un frequente uso di similitudini con le bestie, conforme al tono di questi canti; nel c. XXII per es., dal v. 19 in poi, s'incontra una lunga serie di animali (delfini, r., rane, lontra, porco, gatti e sorci, malvagio uccello, Cagnazzo che come una bestia levò 'l muso, anitra, falcone, sparvier grifagno), ognuno fermato in un rapidissimo tratto dal vero, tranne forse il delfino, disegnato con la memoria alle leggende che gli erano connesse.
Per la forma alterata, v. in Appendice la trattazione sul volgare di D., nella parte che riguarda la formazione delle parole.