RAOUL de Houdenc
Poeta francese, la cui attività si svolse nella prima metà del secolo XIII. Egli è fra i primi e migliori continuatori di Chrétien de Troyes, di cui riprende la maniera cortese e cavalleresca con grazia congeniale.
Nel suo migliore romanzo, Méraugis de Portlesguez (composto intorno al 1228), la sua poesia, che si disnoda attraverso il facile e lieve ottonario, si fa ancora più fragile di quella del suo grande modello, di cui riprende anche con amabile sobrietà le immaginose e delicate allegorie. Il motivo dominante è l'amore che si nutre di valore cavalleresco e di sentimentale attesa, e anche l'intreccio che mette a prova l'eroe Méraugis e la sua amata Sidoine riecheggia il tema di Erec et Énide di Chrétien de Troyes; ma R. de H. si abbandona con maggiore ingenuità alla rêverie degl'incantesimi, dei soggiorni misteriosi (si vedano, fra l'altro, gli episodî della "Città senza nome", del "Castello delle carole", ecc.), delle vie fragili e dubbiose attraverso cui erra la passione amorosa, con il solo scopo di blandire l'ozio delle corti e degli animi femminili. Per questa sua adesione alla letteratura di moda, accolse in due poemetti alcune finzioni allegoriche, sempre con spirito chiaro e leggiero: Romanz des eles de la proëce e Songe de Paradis.
Ediz. e bibl.: Il Méraugis a cura di M. Friedwagner, Halle 1897 (cfr. Zeitschr. für rom. Philologie, XXVI, pp. 452-552). Cfr. anche W. Zingerle, Über R. von H. und seine Werke (dissert.), Erlangen 1880.