Uomo politico francese (Châtellerault 1870 - Saint-Mandé 1942), avvocato, deputato radicalsocialista (dal 1902), ministro del Commercio (1914), della Giustizia (1917) e presidente della Camera (1920-24). Ministro delle Finanze nel gabinetto Briand (1926), non riuscì a far trionfare le proprie tesi sulla stabilizzazione del franco e ritornò alla presidenza della Camera. Vicepresidente del Consiglio e ministro della Giustizia nel gabinetto Tardieu (1930), si dimise perché coinvolto in uno scandalo finanziario; fu assolto dal senato riunito in Alta Corte.