raschiamento
Modalità di asportazione, a scopo terapeutico o diagnostico, di tessuto o materiale, patologico o normale: r. dell’utero, r. di un osso. In chirurgia, con il r. si asportano i tessuti necrotici o le fungosità tubercolari di un osso sede di processo osteomielitico. Il r. si esegue con cucchiai a bordi taglienti, con i quali si asporta la parte lesa. In particolare, in ginecologia, il r. uterino, o meglio della parete della cavità uterina, è un intervento eseguito a scopo diagnostico o terapeutico inteso ad asportare frammenti dell’endometrio per controllarne lo stato funzionale o per accertare la presenza di una neoplasia. Le analoghe manualità praticate in ostetricia, in occasione di una gravidanza, allo scopo di asportare il prodotto del concepimento o per rimuovere resti abortivi o residui placentari, sono più correttamente indicate con i termini, rispettivamente, di svuotamento e di revisione uterina. Inoltre, in dermatologia, il r. consiste nell’asportazione di tessuti superficiali anormali (neoformazioni, granulazioni, fungosità, ecc.) che non possono essere distrutti o allontanati con mezzi fisici o chimici per il timore di cicatrici deturpanti. Anche questo r. si esegue con cucchiai a bordi taglienti o con speciali coltelli.