Romanziere indiano di lingua inglese (Madras 1906 - ivi 2001). Considerato il grande patriarca della letteratura indiana di lingua inglese, ha goduto di crescente fortuna anche in Italia. Caratteristica della sua arte, nella quale si fondono quotidianità e mito, fu la capacità di narrare vicende che investono insieme i singoli individui e la vita della collettività, molte delle quali ambientate nell'immaginaria comunità di Malgudi.
Dopo aver compiuto gli studi alla Collegiate High School e al Maharaja's College di Mysore, ha lavorato per un breve periodo come insegnante e come giornalista per poi dedicarsi completamente alla narrativa. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti letterari fra cui l'Indian Literary Academy National Prize (1958) e il Padma Bhushan (1964) in India; il National Association of Independent Schools Award (1965) negli Stati Uniti; la laurea ad honorem dalle università di Leeds e di Nuova Delhi.
Fu scoperto da G. Greene, che promosse la pubblicazione del suo primo romanzo (Swami and friends, 1935; trad. it. 1997), in cui viene descritta la cittadina immaginaria, Malgudi, microcosmo di quelle qualità spirituali, intellettuali e fisiche che N. avrebbe continuato ad analizzare nei romanzi successivi. L'immaginaria Malgudi è una cittadina medio-borghese di provincia situata nell'India meridionale e popolata da una coloritissima miriade di personaggi d'ogni ceto e mestiere, di ognuno dei quali lo scrittore, anche ricorrendo all'uso sapiente del flashback, riporta ed evidenzia con umorismo e bonomia manie e ambizioni, ideali, travagli, momenti difficili e felici, e soprattutto la ricerca d'identità che sembra una costante di tutti i suoi personaggi. N. si è affermato per la peculiarità di una scrittura che mescola toni umoristici e satirici a note di mistico struggimento. Molti, specie nei primi romanzi, sono i riferimenti autobiografici; nelle opere successive, richiami alla filosofia indù e agli antichi riti della sua terra si mescolano con precisi riferimenti ad avvenimenti politici (Waiting for the Mahatma (1955; trad. it. 1993). Tra i numerosi romanzi e racconti si ricordano: The dark room (1938; trad. it. La stanza di Savitri, 1998); Mr. Sampath the printer of Malgudi (1947; trad. it. Il nostro amico Sampath, 2000); The financial expert (1952; trad. it. Il mago della finanza, 2000); ); The guide (1958; trad. it. La grande frode, 1959); The maneater of Malgudi (1961; trad. it. Malgudi, 1967); Gods, demons and others (1964; trad. it. 1997); The sweet-vendor (1967; trad. it. Un matrimonio indiano, 1970); The painter of signs (1976; trad. it. 1991); A tiger for Malgudi (1983; trad. it. 1997); Talkative man (1986; trad. it. 1999). Ha anche fornito una moderna rielaborazione del Rāmāyana (1972; trad. it. 1991) e del Mahābhārata (1978; trad. it. 1990), oltre ad aver pubblicato l'autobiografia My days (1974).