Pseudonimo del romanziere e saggista Jean Soulès (Tolosa 1907 - Nizza 1986). Marxista negli anni Trenta, poi vicino al fascismo nei primi anni Quaranta, è autore di una vasta produzione di tono filosofeggiante e profetico (con larghi influssi della Bibbia, della cabala, dell'esoterismo). Tra i romanzi: Hereux les pacifiques (1946), Les yeux d'Ezéchiel sont ouverts (1950), La fosse de Babel (1962), Visages immobiles (1983). Dei suoi saggi si ricordano: Vers un nouveau prophétisme (1947), La structure absolue. Essai de phénoménologie génétique (1965), La fin de l'ésotérisme (1973), Approches de la nouvelle gnose (1981). Ha pubblicato anche alcuni volumi di ricordi (Ma dernière mémoire, 3 voll., 1972-80).