BOUDON, Raymond
Sociologo francese, nato a Parigi il 27 gennaio 1937; è tra gli studiosi contemporanei più noti di metodologia delle scienze sociali. Conseguita la laurea in filosofia alla Sorbona, dopo un soggiorno-studio negli USA, è stato ricercatore (1962-64) presso il Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS); quindi, professore di Sociologia fino al 1967 alla facoltà di Filosofia dell'università di Bordeaux, poi alla Sorbona. Dal 1968 dirige il Groupe d'Etudes des Méthodes de l'Analyse Sociologique al CNRS e dal 1969, quale successore di J. Stoetzel, il Centre d'Etudes Sociologiques. È membro dell'Accademia Americana delle Scienze e delle Arti.
Noto autore di saggi metodologici, di cui alcuni in collaborazione con P. Lazarsfeld (Vocabulaire des sciences sociales, 1965; L'analyse empirique de la causalité, 1966; trad. it., 1969, 2 voll.), sull'epistemologia e sull'analisi statistica dei dati sociologici, è tra gli esponenti più rappresentativi della cosiddetta ''sociologia quantitativa''.
La logique du social (1979; trad. it., 1980), nel tentativo "di fornire un'idea il più possibile esatta, chiara e concreta delle finalità dei sociologi e della natura della loro attività", ascrive l'analisi sociologica alla comprensione dei particolari fenomeni sociali, rinviandoli alla struttura del sistema d'interazione entro cui si manifestano. Da qui, l'acquisizione del principio dell'individualismo metodologico, fondato sulla considerazione degli individui, ovvero degli attori individuali inclusi in un sistema di interazione, quali "atomi logici della ricerca".
Accanto ai problemi di natura metodologica ed epistemologica, B. si è anche occupato di sociologia dell'educazione. L'inégalité des chances. La mobilité sociale dans les sociétés industrielles (1973; trad. it., Istruzione e mobilità sociale, 1979) applica il modello dell'analisi dei sistemi allo studio delle "diseguaglianze di opportunità di fronte all'insegnamento e alla mobilità o immobilità sociale".
Fra gli altri suoi scritti ricordiamo: L'analyse mathématique des faits sociaux (1967); A quoi sert la notion de structure? (1968; trad. it. Strutturalismo e scienze umane, 1980); Les méthodes de la sociologie (1969; trad. it., 1970); L'analyse des processus sociaux, in collaborazione con F. Chazel e P. Lazarsfeld (1970); La crise de la sociologie (1971); Les mathématiques en sociologie (1971); Effets pervers et ordre social (1977; trad. it., 1981); Effets économiques et sociaux de l'enseignement, in collaborazione con Ph. Beneton e St. Ehrlich (1978); La Place du désordre: critique des théories du changement social (1984; trad. it., 1985); Dictionnaire critique de la sociologie, in collaborazione con F. Bourricaud (1986).