Polin, Raymond
Filosofo e storico francese della filosofia (Briançon 1910 - Parigi 2001). Fu prof. incaricato (dal 1961), quindi prof. ordinario (dal 1970) di filosofia morale e politica alla Sorbonne. È autore di opere di forte impegno teoretico (La création des valeurs, 1944; La compréhension des valeurs, 1945; Étique et politique, 1968, trad. it. Etica e politica; La liberté de notre temps, 1977, trad. it. La libertà del nostro tempo), nelle quali ha approfondito la problematica dei valori in rapporto all’azione e alla libertà umane. È autore altresì di importanti saggi nei quali ha ricostruito periodi, personalità e nodi essenziali della filosofia etico-politica moderna: Philosophie et politique chez Thomas Hobbes (1953); La politique morale de John Locke (1960); La politique de la solitude. Essai sur la philosophie de Jean-Jacques Rousseau (1971). Questi lavori, che si segnalano per il loro acume e il loro equilibrio, non sono soltanto finissimi contributi di carattere storiografico, ma sono stati intrapresi da P. anche al fine di acquisire elementi teorici per la costruzione di un’etica razionale, che lo ha impegnato per molto tempo. Sia la monografia su Hobbes, sia quella su Locke rispondono infatti a profonde preoccupazioni di carattere etico. Nella prima, P. ha sostenuto che l’unità della prospettiva hobbesiana va ricercata nel nesso pragmatico tra politica e filosofia, nel senso che Hobbes avrebbe costruito una filosofia naturale materialistica e meccanicistica in funzione della dottrina politica e pratica che egli riteneva dovesse convenire all’uomo, e non viceversa. Nella monografia su Locke ha messo in rilievo e approfonditamente ricostruito il fondamento morale della concezione politica lockiana. Tra i suoi ultimi scritti si ricordano La création des cultures (1993) e La République entre démocratie sociale e démocratie aristocratique (1997).