TANCREDI, RE DI SICILIA
Figlio naturale di Ruggero d'Altavilla, duca di Puglia, e di Emma dei conti di Lecce, nel 1149 divenne conte di Lecce. Nel 1154 fuggì a Costantinopoli per sottrarsi alla persecuzione dello zio Guglielmo I d'Altavilla, re di Sicilia, che vedeva in lui un pericoloso pretendente alla propria corona. Tornato sull'isola durante il regno del cugino Guglielmo II d'Altavilla, alla morte di questi fu incoronato re dalla nobiltà normanna (1189), contro le disposizioni del defunto sovrano che aveva invece designato come proprio successore Enrico VI Hohenstaufen, marito di Costanza d'Altavilla. Durante il suo regno dovette contrastare le rivendicazioni al trono dell'imperatore tedesco, nonché del re inglese Riccardo Cuor di Leone che, come cognato di Guglielmo II, accampava anch'egli diritti sul Regno di Sicilia. T. tacitò il sovrano inglese con forti somme di denaro, mentre lo scontro con gli Svevi si trascinò a lungo senza azioni risolutive. T. cercò di rafforzare la propria posizione facendo sposare il figlio Ruggero con Irene, figlia dell'imperatore di Costantinopoli Isacco Angelo. Quindi si dichiarò vassallo di papa Celestino III, che lo appoggiò temendo di vedere i propri territori completamente accerchiati nel caso si fosse realizzata l'unione della Sicilia con l'Impero. Morì nel 1194 e la sua scomparsa aprì di fatto la via della Sicilia a Enrico VI.