COLOMBO, Realdo
Medico, nato a Cremona intorno al 1520, compi gli studî di medicina nello studio di Padova, fu allievo del Vesalio e divenne il suo successore nel 1542, allorché il Vesalio lasciò Padova per recarsi in Germania per attendere alla stampa del suo trattato. Nel 1546 fu chiamato a Pisa e nel 1549 Paolo III lo volle a Roma, dove rimase fino alla morte. C. fu un anatomico insigne che si dedicò con passione alle dissezioni. Fu molto amico di Michelangelo Buonarroti, al quale fornì materiale per gli studî anatomici. La data della sua morte è incerta. Nel 1558 dettò la prima chiara descrizione della piccola circolazione del sangue, negando l'esistenza del passaggio fra il cuore destro e il cuore sinistro che era stata fino allora sostenuta sull'autorità di Galeno. Indicò nelle linee generali anche la grande circolazione degli animali, osservò esattamente le contrazioni del muscolo cardiaco e diede il primo impulso agli studî sulla circolazione, che furono poi continuati da Cesalpino. È generalmente ammesso che l'opera di Michele Serveto, stampata nel 1553, "Christianismi restitutio", nella quale per la prima volta s'accenna all'ipotesi della circolazione polmonare, opera che fu bruciata allorché il Serveto fu dai protestanti condannato al rogo a Ginevra, sia stata sconosciuta al C. A lui spetta a ogni modo il merito d'aver compiuto studî esatti e sistematici, i risultati dei quali sono raccolti nel suo libro De re anatomica libri XV (Venezia 1559). Anche nel campo della fisiologia della digestione si devono al C. importanti scoperte.
Bibl.: G. Ceradini, La scoperta della circol. del sangue, in Opere di G. C., II, Milano 9106.