reale
Il valore r. di una grandezza al tempo t si esprime mediante il rapporto tra il valore monetario o nominale della medesima grandezza al tempo t e l’appropriato indice dei prezzi correnti (Pt). Un qualsiasi paniere di beni e servizi (y1t, y2t,…ynt) ha un valore monetario espresso da
dove Pt è un indice dei prezzi ideale (➔ prezzo). Il valore r. di tale paniere è allora Ymt/Pt=Yt. ● Il salario reale Wt/Pt si ottiene utilizzando come Pt l’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC). ● La quantità r. di moneta esprime il potere d’acquisto dello stock di moneta Mt ed è dato da Mt/Pt, dove Pt può essere sia il deflatore del PIL (➔ ) sia l’IPC. ● Il tasso di interesse r. (r) misura quanti beni possono essere acquistati in più tra un anno rinunciando alla spesa di un euro oggi (t=0) e prestando quell’euro al tasso di interesse nominale i. Se si pospone il consumo odierno di y0 a tra un anno (t=1), sarà possibile comprare la quantità y1=y0+ry0=y0 (1+r). Con prezzi costanti, rinunciando a spendere oggi la somma D0, si potrebbe acquistare tra un anno, con la somma D1, la quantità q1 ancora al livello dei prezzi p0. Da cui si ricava 1+i=(D1/D0)=(y1/y0)=1+r, quindi i=r. La coincidenza tra tasso di interesse r. e nominale scompare se i prezzi variano da un anno all’altro, cioè se c’è inflazione. Il tasso di inflazione tra l’anno 0 e l’anno 1 è: π=(P1/P0)−1, quindi (P1/P0)=1+π. Il rapporto tra le quantità acquistabili al tempo 1 e al tempo 0, quando i prezzi mutano, è
Sostituendo 1+i al posto di D1/D0 e 1/(1+π) al posto di P0/P1, si deriva:
e quindi il tasso di interesse r. come:
cioè come differenza tra tasso di interesse nominale e tasso di inflazione.