Rebecca
. - Moglie d'Isacco e madre di Esaù e di Giacobbe. Nella Bibbia si narra in maniera molto vivace il modo con cui la giovane fu scelta, da un servo di Abramo inviato di proposito dalla Palestina in Mesopotamia, e condotta al giovane Isacco perché la prendesse in moglie, evitando di sposare una cananea (Gen. 24, 1 ss.).
Essa, sorella di Labano, apparteneva alla stessa tribù di Abramo (Gen. 24, 15 e 29). Diventa madre di due gemelli, i quali vengono descritti con taluni bozzetti in cui spesso è difficile distinguere l'elemento individuale o personale da quello rappresentativo in quanto ognuno di essi fu capostipite di un popolo. I frequenti antagonismi fra i due popoli confinanti, Edomiti (Esaù) e Israeliti (Giacobbe), sono riflessi già in una circostanza anteriore alla nascita dei gemelli. La madre avrebbe avvertito nel suo seno il dissidio dei nascituri, subito spiegato con l'oracolo: " Duae gentes sunt in utero tuo, et duo populi ex ventre tuo dividentur, populusque populum superabit et maior [Esaù] serviet minori " (Gen. 25, 22 ss.). Dall'ultimo particolare s. Paolo prende lo spunto per illuminare una verità teologica (la predestinazione), ricordando anche Rebecca (Rom. 9, 10).
D. segnala la presenza di R. all'inizio della rosa dei beati fra le grandi donne del popolo ebraico: Rachele, Sara, Giuditta (Pd XXXII 10). Nel medesimo canto (vv. 68 ss.) egli ricorda l'episodio della lotta dei due nascituri; alludendo al testo paolino, vi scorge un segno della libera predilezione di Dio.