Erdogan, Recep Tayyip
Erdoǧan, Recep Tayyip. – Politico turco (n. İstanbul 1954). Di formazione tradizionalista, militò in gioventù nei partiti islamici e fu sindaco di Istanbul (1994-1997): amministratore efficiente e popolare, suscitò tuttavia l’ostilità delle gerarchie militari e fu processato e imprigionato per incitamento all’odio religioso (1998-1999). Nel 2002 fondò l’AKP (Partito della giustizia e dello sviluppo), ispirato ai principi islamici, con cui vinse le elezioni legislative dello stesso anno. L’AKP ottenne il 34% dei voti, diventando il primo partito del Paese e ottenendo una larga maggioranza in Parlamento. In seguito a tale vittoria elettorale, E. – escluso dal corpo elettorale fino alla fine del 2002 per via della precedente condanna – dapprima appoggiò l’elezione a primo ministro del suo compagno di partito A. Gül, dopodiché assunse egli stesso la carica di capo del 59° governo della Repubblica turca, carica confermata dalle successive elezioni del 2007 e del 2011. E. si è mostrato subito un leader dinamico, deciso a restituire al suo Paese lo status di potenza regionale. Durante il suo primo mandato ha perseguito l’obiettivo dell’integrazione della Turchia nell’UE (per la quale nell’ottobre 2005 erano iniziati i negoziati) ed è stato il primo premier turco a far visita alla Grecia (maggio 2004) con l’intento di migliorare i rapporti tra i due stati. Dal punto di vista delle relazioni internazionali, dall’inizio del suo secondo mandato E. sta mettendo in pratica la cosiddetta dottrina della ‘profondità strategica’, volgendo la sua azione verso la regione mediterranea e centroasiatica. Questa strategia politica rivoluziona quelle che sono state le scelte tradizionali della Repubblica turca fin dalla metà del sec. 20°, come l’allineamento quasi perfetto a Washington e la ferma contrapposizione all’altro attore di primo piano dell’area mediorentale, l’Iran. Grazie ai successi dei governi da lui presieduti nel campo dell'economia e al prestigio ottenuto nello scacchiere internazionale, E. viene visto come un punto di riferimento nei paesi islamici dell’area mediterranea. Così oggi tra un difficile processo di entrata nella UE e una riapertura sostanziale dei rapporti con i paesi vicini, la Turchia torna a rivestire una notevole importanza strategica negli equilibri tra l’Occidente e gli stati dello scacchiere mediorentale.